Qatar si, Qatar no. Mondiali di calcio a novembre? A gennaio? A Luglio? No!

L'ultima proposta arrivata sul tavolo di Blatter è quella di disputare la rassegna iridata tra aprile e maggio 2022.

La proposta è stata avanzata dall'Eca ( associazione dei club calcistici europei) con relative date di inizio, 28 aprile, e di fine, 29 maggio.

 

Da quando il Qatar è stato eletto Paese ospitante dei mondiali 2022 le polemiche, intorno a questa scelta, non sono mai cessate a partire dal presunto scandalo dei voti “comprati” per poi proseguire con lo sfruttamento e la morte dei lavoratori migranti nepalesi impegnati nella costruzione di infrastrutture e addirittura intere città (Lusail) per i mondiali e finendo con la forte repressione nei confronti delle persone omosessuali (in Qatar vige ancora la legge contro l'omosessualità con pene da 1 a 3 anni di reclusione).

Il 2022 potrebbe sembrare ancora lontano ma chi conosce tempi di costruzione, organizzazione e di burocrazia sa benissimo che dal 2014 al 2022 il passo è breve, senza andare troppo lontani basterebbe vedere i mondiali brasiliani e le costruzioni di alcuni stadi, terminati pochi giorni prima dell'inizio della competizione (Arena Corinthians su tutti).

Intanto aspettiamo di vedere chi vincerà la querelle del mese nel quale si disputeranno i mondiali fra Eca, Uefa e Fifa ma una domanda ci sorge spontanea: da questi mondiali chi ci guadagna e cosa?