
Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza nei confronti dei 17 militanti dei centri sociali ExKarcere e Anomalia di Palermo, colpiti da misure cautelari di obblighi di firma. L'accusa gravissima è quella di "associazione a delinquere" e si fa riferimento a una serie di iniziative di lotta per il diritto allo studio (principalmente contro la Riforma Gelmini) e alla casa, avvenute nella città siciliana dal 2010 ad oggi.
Oltre ad essere un grave attacco al diritto al dissenso, questa operazione della magistratura è un attacco all'importante esperienza della Palestra Popolare Palermo, che trova sede dentro gli spazi occupati dell'Ex-Carcere, accusata di essere un centro eversivo di allenamento alla guerriglia urbana per i militanti del centro sociale.

In 14 anni abbiamo incontrato e visto passare tanta gente, ognuno ha dato il suo contributo e ha fatto sì che questa polisportiva crescesse di anno in anno, nella lotta contro il razzismo, per uno sport diverso, che sia dal basso e al tempo stesso competivo.

La nostra idea di sport la ripetiamo in varie occasioni e la pratichiamo quotidianamente, in questa concezione la competitività coincide con la passione che anima tanto il nostro progetto, quanto il gioco in sé. E quando scendiamo in campo, proprio perché di gioco si tratta e perché siamo convinti che un'altra idea di intendere e praticare lo sport sia possibile, crediamo che la competizione non debba superare quel limite oltre il quale si vuole ottenere la vittoria a tutti i costi. A maggior ragione se come nella vicenda che ci accingiamo a narrarvi, per degli interminabili dieci o forse quindici minuti, si è temuto per una vita, per fortuna il pericolo è subito rientrato, ma abbiamo sentito che il limite della competizione era stato superato e il gioco era per noi finito. 


Domenica 12 ottobre, campo sportivo di Pietralacroce. Una data, una giornata che rimarrà nella storia e nella memoria dei tanti presenti, sugli spalti più di una trentina di ultras dell'Ancona, con tanto di pezza al seguito CURVA NORD ANCONA. A bordo campo genitori e familiari dei bambini di Ancona Respect, in campo i ragazzini degli esordienti, classe 2002-2003.
Il 7 ottobre si è tenuta ad Ancona la conferenza stampa che ha ufficializzato la sponsorizzazione della Curva Nord alla scuola calcio Ancona Respect. Durante l’incontro sono state illustrate le modalità e le finalità del progetto, dalla Polisportiva Assata Shakur e da Sosteniamolancona, insieme fondatrici della scuola calcio, patrocinata dalla US. Ancona 1905. Un’iniziativa che è stata intrapresa l’anno scorso con l’obiettivo di riportare il calcio a essere uno sport popolare e d’inclusione sociale. Molti sono i ragazzi che non possono, al giorno d’oggi, sostenere le rette d’iscrizione e che troppo spesso vengono discriminati in base alle capacità fisiche e tecniche. Ancona respect è innanzitutto scuola di vita per favorire la socializzazione e l’educazione ai valori fondamentali come quelli legati all’amicizia, al rispetto, alla lealtà e all’antirazzismo. E’ un progetto che nasce dal basso e che cerca proprie forme di autosostenibilità per permettere a tutte le famiglie di iscrivere i propri figli. Quest’anno devono essere ringraziati calorosamente gli ultras della Curva nord dell’ Ancona, che si sono impegnati a sostenere le spese di un anno di campionato e l’acquisto di un pulmino. I proventi verranno ricavati dalla vendita del libro sulla storia del movimento ultras anconetano che uscirà i primi mesi del prossimo anno. 
