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L’ottava di campionato non è una giornata come le altre! Dopo un mese e mezzo passato a visitare le più recondite e caratteristiche località dell’alta padovana, finalmente si ritorna a casa : stadio Appiani…e gli sforzi della settimana son tutti tesi a trasformarlo nella tana dei nostri desideri: gratuita ed ospitale , accogliente e antirazzista! Come se non bastasse siamo chiamati ad affrontare la compagine che occupa assieme a noi la testa della classifica: Il Massanzago…e non c’è categoria né provincialità che tenga, un incontro di questo tipo lo si sente in modo particolare. Vedo il suo spettro aggirarsi diversi giorni prima di Domenica, nei tempi morti delle giornate autunnali, negli sguardi dei compagni al campo, sospesi fra ansia ,impegno e desiderio. E’ l instabile danza dell’attesa. E’ il piacere di condividerla con la comunità a cui si appartiene!
Sicuramente due sono le cose più importanti della giornata: la grande vittoria sul campo ed un “infuocato” terzo tempo “multiculturale”. Ma andiamo con ordine. Il pomeriggio inizia con un inatteso acquazzone che sembra presagire chissà quali sventure. Anche l’umore della squadra è grigio dopo due sconfitte consecutive. Sugli spalti cerchiamo di dare una sferzata all’ambiente accogliendo le squadre in campo con fumogeni e lo striscione “NON SI ABITA IN UNA GRADUATORIA, STOP SFRATTI”. Striscione che venerdì mattina ci ha accompagnato nel presidio antisfratto che il CSA Asilo Politico e le realtà locali che lavorano intorno al tema del diritto all’abitare hanno organizzato per impedire che una signora, che vive sola con la pensione minima, venisse “teneramente” sbattuta fuori di casa dal comune di Ancona. In fondo non riesce a pagare l’affitto che gli è stato quest’ultimo anno baldanzosamente…. triplicato! La lotta paga e infatti tutto è stato rimandato, per ora la Signora ha ancora un tetto sulla testa. Lo striscione è oggi esposto perché tutti sappiamo bene che la battaglia non è finita e che ci sarà ancora da combattere, ma sappiamo altrettanto bene che finché avremo forza continueremo a rompere i coglioni ovunque ci siano diritti calpestati dall’arroganza di chi vuole cancellare anche la dignità delle persone. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare alla squadra e al mondo.
1/11/2013 Campo Santilli, Osimo
OSIMO FIVE - KONLASSATA ANCONA 2001 4-2 (OMOKARO ISRAEL, BUCUR EDUARD)
OSIMO FIVE: Fiorani, Cela, Persiani, Mazzieri, Ulisse, Pesaresi, Scarponi, Agostinelli, Di Carlo, Baiocchi, Guerrini. In panchina: Santolini, Capomasi, Scansani, Vescovo, Di Carlo.
KONLASSATA ANCONA 2001: Gjeko, Luchian, Ciarrocchi, Coman, Ndiaye, Omokaro, Stoian, Salazar, Bucur, Gjini, Santiago. In panchina: Ciampi, Chaari, Zappalà, Palombi, Gjoni, Iannuccilli, Jawo.
Bravo amore. Due parole risuonano nel vuoto autunnale del centro sportivo Pontelungo di via Agucchi. Due parole che mi servono per tornare sulla terra, per riprendere il controllo delle emozioni, dei peli sulle braccia rizzati, come per i cani che scuotendosi si asciugano il pelo dopo l’acquazzone. Sono appena rientrato a casa, è mezzanotte ormai passata e anche se domani devo svegliarmi all'alba voglio scrivere subito questa rubrica, almeno abbozzarla, per non perdere l’attimo che ancora mi sembra di sentire. Non sto esagerando, il nostro è il calcio delle periferie, senza pensieri, l’abbiamo detto tante volte, ma la partita di oggi è stata una cosa diversa, la partita più vera che ho visto in questi quattro anni di storia, una vera partita di calcio che avrebbe meritato di essere vista da tutti e magari raccontata da una penna migliore della mia.
C’è un po’ di confusione nell’ aria … c’è un po’ di quell’ ansia che precede gli avvenimenti , grandi o piccoli che siano. Ci sono sorrisi pieni dI aspettative, gambe tese, maglie granata che ritornano fuori dalla cesta come conigli , dopo la lunga pausa estiva. E poi i pensieri che si mischiano alla velocità della luce nelle nostre testoline in attesa. Poi…ci si siede sulle panche dello spogliatoio , ci si guarda negl’ occhi, si comincia a respirare all’unisono e tutto ciò che non fa parte della squadra passa oltre, lontano. Piano piano ci si dimentica della grande giornata veneziana , dei piccoli corpi in laguna a fermare i giganti del mare .Succede ancora, 2000 anni dopo , che Davidesconfigga Golia ed irrida il suo stupore con un gran sorriso sulle labbra. Ma ci si dimentica pure del resto, di crisi e malanni, di gioie ed
affanni. Tutto viene risucchiato nel silenzio che accompagna i corpi a scaldarsi, il silenzio che precede la partita d’esordio. Nuova stagione , nuova squadra, vecchio stadio, stessa anima anomala pronta a dar battaglia. L’ Appiani comincia a gremirsi , precari alle porte, la prima di un nuovo viaggio è Sanprecario - Valsugana.
La prima squadra di calcio italica ad ospitare dei giovani talenti non provenienti dallo stivale fu il Genoa. Anno 1898. A quei tempi il calcio era uno spettacolo piuttosto elitario. Nel senso che poche squadre erano nate e l’atmosfera respirabile poteva essere paragonabile ad un accesissimo match di volano. Il calcio era una roba da pionieri e Genova, città marittima e vogatrice per vocazione, cosa volete importasse il football all’inglese. Ed invece i motivi non li sappiamo, sappiamo solo che all’ombra dei Doria calarono dei ricchi bevitori di brandy a formare mezza squadra del Genoa.
Dopo un anno straordinario per chi ha avuto il coraggio di seguirci, inizia una nuova avventura per la seconda squadra di Bologna, la nostra squadra del cuore.
A settembre i nostri Leoni hanno cominciato la preparazione sotto la guida del nostro inossidabile Simone, io in pratica ho saltato tutte le sedute tranne una, forse la più inutile.
Da giugno ad oggi sono successe tante cose: un po’ di mare, tanti contatti, tanto lavoro, qualche cambiamento e anche qualche sbandata, un po’ di cose ancora sono da mettere a posto.
UNA QUESTIONE DI FEDE
(Liberamente ispirato da una storia vera)
Parte male la prima partita della SanPre Volley, ieri sera. Subito sotto di 4 punti per tutto il primo set insegue, si affanna e continua a recuperare punti per poi riperdersi e tornare sotto di 4,5 o 6 punti. Nel finale grande prova di forza e si arriva al 24-24 ma la tensione in campo è alta: ci sono pochi cambi, soprattutto per i ragazzi, e tra le feste e malanni di stagione, il fiato scarseggia.
Quanto conta un’ennesima vittoria in un campionato misto amatoriale UISP? Poco, se si paragona agli sport di alto livello; poco se si paragona all’intenso livello di allenamenti ai quali si sottopongono i grandi atleti; poco se si paragona al sopravalutato livello di sport, definiti sport superiori ma che di superiore hanno solo il gran giro di affari più o meno puliti.
Anche quest'anno sono partiti i Mondiali Antirazzisti giunti alla sedicesima edizione. Dal 4 all'8 luglio in terra emiliana si ritroveranno polisportive, squadre, tifosi e amanti dello sport per una quattro giorni di sport e divertimento, tutto all'insegna dell'antirazzismo come da tradizione dei Mondiali.
di Ivan Grozny
Che spot che è stato Milan - Juventus di sabato scorso. Di solito si dice così, uno spot per il calcio quando di fronte si affrontano due grandi squadre e la partita è spettacolare. Ormai i big match di campionato si vedono in tutto il mondo. In diretta, per lo più.