Se c'è una cosa che mai bisogna fare, è commentare ciò che non si è visto. E io, trovandomi lontano dall'Italia, non ho potuto seguire la trasmissione di domenica di Iacona, Presa Diretta. L'argomento il calcio malato, le scommesse, la corruzione.
Fa molto, davvero molto piacere, che in prima serata vada in onda un programma così. In Italia, di domenica sera. Quindi subito i complimenti, che ci stanno. E' vero, non ho visto la trasmissione, se non qualche stralcio, ma ho l'ardire di dire che l'argomento lo conosco bene.
Spero di sbagliarmi, ma da quello che ho capito più dai social network che dai siti di informazione, è che nessun'altra trasmissione televisiva ha ripreso l'argomento. Neppure per le smentite del caso.
Mi viene naturale quindi pensare che, come abbiamo sempre sostenuto su questo spazio, dal 2004 anno in cui nasce Sportallarovescia come trasmissione radiofonica, che sono gli osservatori stessi spesso impossibilitati a commentare queste cose. Perché le conoscono molto bene. Gente che viene dall'ambiente e che oggi la troviamo a commentare in Tv. Se pensiamo a gente come Bettarini e Signori, a Dossena e altri, fa un po' ridere pensarli a dire la loro sul calcioscommesse.
Il sistema è marcio da dentro e non si vuole rinnovare mai. Anzi, come la Fenice rinasce dalle sue stesse ceneri. Se non sbaglio, non è stato confermato Abete alla guida del governo del calcio? Continuità fino all'inverosimile. I nomi, come nella nostra politica, mi verrebbe da dire, sempre gli stessi. Se vale l'assunto che non può portarci fuori dalla crisi chi in questa situazione ci ha portato, non vedo perché non dovrebbe essere lo stesso nel calcio.
Su Paoloni, il portiere che ha dato il sonnifero ai suoi compagni, abbiamo detto già a Gennaio di quest'anno. Non ci voleva un genio a capire che stesse mentendo, no?! Eppure intervistato da importanti giornalisti, all'epoca, sembrava quasi che fosse tutta una barzelletta.
Doni che fa intuire nel suo dialogo con l'inviato delle trasmissione è che la società Atalanta sapeva e gestiva certe situazioni, non ci può stupire. Chi può sostenere il contrario? Atalanta e Siena hanno qualcosa da dire a riguardo delle dichiarazioni rese dall'ex capitano orobico?
E Sculli? Cosa ha da dire Sculli riguardo le accuse che gli vengono mosse? E Mauri? E Aronica? Possibile che nessuno abbia sentito la necessità almeno di una smentita?
Il 15 giugno 2006 (!!!) parlavamo apertamente del fatto che era ovvio che i giocatori scommettessero, e l'idea che lo facessero certi dirigenti ce l'avevamo già. Potrei continuare snocciolandovi link a cose fatte in passato. Auto celebrazione? La voglia di fare quelli che, “noi l'avevamo detto?”.
Assolutamente no. Anzi. L'amarezza invece di chi si rende benissimo conto che o decidiamo che esiste solo un calcio, quello meno che dilettantistico. E scegliamo di seguire quello delle star accontentandoci di assistere a dei match che “forse non sono truccati”. Altrimenti dobbiamo renderci conto che il calcio, come la salute, la scuola, o chi lo sa cos'altro, è un bene comune, e va cambiato. Radicalmente. Altrimenti è destinato a morire, a scomparire, perché sempre meno persone crederanno a questo sport.
Di scommesse e corruzione nel calcio però ho paura che dovremo continuare ad occuparcene.
Ma io insisto a dire che il calcio è anche cultura di un Paese. E può questa essere sporca?
Si parte dal sapere dalla consapevolezza. Ben vengano trasmissioni come quelle di domenica.
Poi ognuno faccia le sue scelte. Possibilmente non facendosi condizionare dalla febbre del tifo.