I grandi eventi sono un po' come le grandi opere. Indispensabili e costosi, quasi mai portano i risultati promessi. Stando allo sport, a parte pochissimi casi isolati, possiamo ricordare le Olimpiadi di Barcellona e poco altro, le manifestazioni sportive di queste dimensioni hanno spesso lasciato dietro di loro scandali e debiti. Macerie, insomma.

Ma quello che sta accadendo in Brasile è difficilmente decifrabile. E' un territorio troppo vasto, una sorte di continente a sé. Ha un'economia in crescita che sfugge la crisi con politiche liberiste da una parte e protezioniste dall'altra. La condizione di molti di quelli che vivevano sotto la soglia di povertà è migliorata ma non tutto è risolto. Se gli eventi in programma porteranno benefici o come sostengono alcuni analisti porteranno a sgonfiarsi quella che vedono come una "bolla" dal punto di vista economico, è tutto da vedere. Troppo presto, troppo prematuro sbilanciarsi su questo.

Non dimentichiamo che stiamo parlando di un territorio vastissimo, quasi un continente a sé. Che per di più ha un rapporto con lo sport molto speciale. La pratica sportiva è diffusa. Che ci siano o meno strutture, che sono comunque molto presenti. E gli spazi all'aperto, come spiagge e parchi offrono molteplici soluzioni per chi vuole fare sport.

"Brasiliando" è una sintesi attraverso suoni e immagini del Brasile che si affaccia al mondo. Con la scelta di lasciare che sia esso stesso a raccontarsi con i suoi suoni e i suoi colori. E con la passione per il calcio che è parte stessa della cultura del Paese.