La coppa del mondo si avvicina.
Sono giornate intense quelle che stanno vivendo i brasiliani nelle ultime ore.
Ieri abbiamo assistito alla tragica morte di due operai impegnati nella costruzione del nuovo stadio "Arena Corinthians" che ospiterà 65.000 spettatori e dove si svolgeranno la gara di apertura dei mondiali 2014, una delle due semifinali sempre dei mondiali e le prossime partite casalinghe della squadra paulista.
Una gru che trasportava gli ultimi piloni ha urtato la struttura metallica del nuovo impianto sportivo causandone la conseguente caduta provocando la morte di tre persone.
Le indagini sull'accaduto dovrebbero partire nella giornata di oggi.

 

 

Sempre ieri, alcune migliaia di persone dei Movimenti Sociali contro la Copa hanno approfittato della presentazione della nuova maglia verdeoro, realizzata appositamente per la rassegna iridata, per manifestare tutto il loro dissenso verso FIFA e Governo.
Secondo i manifestanti la Fèdération Internationale de Football Association contribuisce alla violazione di vari diritti umani, quali il diritto ad un alloggio adeguato, il diritto alla libera circolazione, il diritto al lavoro e il diritto di protestare.
Migliaia di persone, di famiglie, vengono ancora oggi sfrattate dai "territori" di interesse FIFA e nella maggioranza dei casi senza avere nessun tipo di certezze, rassicurazioni, informazioni e fisse dimore. Lasciate in mano al loro destino.
I casi più eclatanti, oltre a quello già descritto ampiamente durante la Carovana Brasil em Movimento del Maracana e i popoli originari, sono quelli di Recife: dove più di 2000 famiglie sono state costrette ad abbandonare le loro case.
A Belo Horizonte, oltre 130 venditori ambulanti hanno perso il loro lavoro e unica fonte di reddito durante la costruzione dello stadio con il successivo divieto di vendita in quella zona.


Qui il video del crollo della gru ripreso da un'ingegnere