Ancora un morto in un cantiere mondiale. E’ accaduto a Sao Paulo, dove si corre per cercare di consegnare in tempo lo stadio per il Mondiale. Il 12 giugno si dovrebbe disputare Brasile – Croazia nella nuova Arena, ormai si chiamano tutte così, che sarà poi la casa del Corinthians.
Lo stadio è in appalto a Oderbrecht che ha ottenuto molti fondi statali e agevolazioni per portare a termine, sempre ci riescano nei tempi stabiliti, il lavoro. Un altro morto, dicevamo, in un cantiere. I ritmi di lavoro che si stanno sostenendo ormai da mesi non possono che aumentare i rischi per i lavoratori. A dire il vero cosa accada all’interno di questi blindatissimi luoghi di lavoro, non si sa. Pattugliati da guardie private, completamente chiusi in modo da impedire di vedere cosa accade all’interno. Scordiamoci le scene di signori di mezza età che osservano i lavoratori pensando a quanto meglio le cose si facessero un tempo. Spettacolo vietato. Chiaramente è partita una indagine e anche un’iniziativa multilaterale per rendere questi luoghi più sicuri. Fa amaramente sorridere accada ad Aprile 2014.
Inaugurata, si fa per dire, l’Arena Pantanal di Cuiaba, la capitale del Mato Grosso. Qui come in Amazzonia il calcio piace ma non c’è una vera e propria tradizione. Al contrario che in Amazzionia qui una squadra l’hanno pure, ma è un piccolo club. Luogo per molti sconosciuto, si trova all’interno del Paese, molto lontano dalle costa dove tutto accade. Quindi anche lontano dalle rotte turistiche. In settimana si è giocato per la prima volta, un match di Copa do Brasil, tra Santos e Mixto. Aperto solo un settore per i motivi che potrete immaginare, lo stadio è andato sottacqua per eccessiva pioggia, dicono le autorità. Ma chi è stato in Brasile e conosce un po’ anche l’interno sa benissimo che questo tipo di precipitazioni sono la norma. E che giugno e luglio da questo punto di vista saranno anche peggio. Per essere un test non è andato così bene, insomma.
Tornando a Sao Paulo, curiosa una polemica che da molto tempo portano avanti soprattutto i tifosi del Santos, per non dire quelli del Palmeiras o del Sao Paulo. Al Corinthians è di fatto con soldi pubblici che si costruisce uno stadio che diventerà poi esclusivamene il loro. Oderbrecht non usa fondi privati per l’investimento, ma beneficia di prestiti più che agevolati che il governo mette a disposizione per il compimento delle opere utili per la riuscita del Mondiale. E perché allora non fare lo stesso anche con gli stadi delle altre squadre? Perché fare questo regalo al Corinthians? Sarebbe curioso che lo scandalo dei soldi pubblici regalati a Oderbrecht venisse fuori per una mera questione di rivalità tra tifoserie.