La fine dell'impero che divise Bebeto e Romario
a cura di Ivan Grozny
Sostiene Texeira che quelli brasiliani saranno i più grandi mondiali della storia. Sostiene che solo un uomo della sua esperienza poteva fare diventare reale quello che fino a qualche anno era pura utopia anche solo pensare. Dopo 64 anni i Mondiali di calcio in Brasile. Lui lo sostiene ancora, ma peccato che coloro che avrebbero dovuto sostenere lui siano finiti male. Sono ben otto i ministri che si sono dovuti dimettere dalle loro prestigiose cariche a seguito di certificate tangenti ricevute da diverse aziende incaricate della costruzione e ammodernamento non solo degli stadi ma anche delle varie infrastrutture che servono in certi casi.
Non ci si vuole mai fare mancare nulla, dopotutto, in certi casi.
Sarebbe la solita storia se non fosse che Texeira è uno dei più longevi e potenti presidenti di federazioni calcistiche esistenti. Quella brasiliana, appunto. La CBF.
Teixeira, settantenne, si è messo in congedo per malattia giovedì 8 marzo. Originale come uscita di scena.. Ha lasciato la carica che presiedeva dal lontano 1989, nonché quella di presidente del comitato organizzativo locale (COL) dei Mondiali del 2014. "Oggi lascio definitivamente la presidenza della CBF", ha dichiarato Teixeira in una lettera che è stata letta dal suo successore, un altro giovinetto, Jose Maria Marin, ottantenne. Quest'ultimo si è subito prodigato di fare sapere che seguirà la linea tracciata dal suo predecessore. Come non credergli.
Per completezza di informazione è giusto ricordare che negli anni della sua presidenza Texeira è stato coinvolto in parecchi scandali che lo hanno visto accusato di corruzione, false fatturazioni, contrabbando e lavaggio di denaro nei paradisi fiscali.
Tra le tante società indagate attualmente per corruzione e per "finanziamenti occulti" a Texeira c'è anche l'agenzia di marketing ISL. Questa a suo tempo, nel 2008 aveva avuto un contenzioso (per usare un eufemismo..) con la FIFA, e della quale si erano appurati i metodi non proprio ortodossi. Le mazzette erano già allora all'ordine del giorno, e li portavano ad ottenere magicamente lucrosi contratti. Pratica che è placidamente continuata anche dopo, tanto per chiarire. Il processo che ne è scaturito, e parliamo del 2008, lo ricordiamo, ha sì mostrato il solito gioco delle scatole cinesi che fa sparire i soldi da una parte per fargli riapparire in un'altra, ma anche che tutte le federazioni della latino America ricevevano soldi da questa società. Alcuni addirittura risultavano possederne azioni, come l'allora presidente della federazione del Paraguay, Leoz, un'altro ragazzino che oggi dovrebbe avere più o meno ottantacinque anni.
Tutta gente che è stata legata ai regimi militari del passato, che hanno trovato rifugio e si sono alla grande riciclati nello sport.
Ne abbiamo parlato tante volte..
Senza andare troppo nel particolare, perché non c'è molto altro da aggiungere oltre a quello che potete immaginare, si può dire che la storia di uno dei più potenti dirigenti della FIFA è arrivata al capolinea. Sarebbe interessante capire se sono contate di più le pressione della federazione internazionale, o quelle interne al governo brasiliano. Al momento non è dato saperlo. Certo pensare a Blatter, presidente delle FIFA, che la mette sul piano della legalità e della limpidezza fa quasi tenerezza. Ma chiarisce sul fatto che la questione va al di la sia della corruzione che della scusa dei ritardi dei lavori. Per questo è molto interessante. Stiamo parlando di una delle potenze economiche emergenti che è in procinto di organizzare Mondiali e Olimpiadi in pochi anni. Un Paese che si sta trasformando.
Infine una curiosità riguardante due grandi e leggendari goleador brasiliani, che insieme hanno vinto un Mondiale. Romario ha dichiarato: "Oggi possiamo festeggiare, abbiamo estirpato il cancro dal calcio". Di tutt'altro avviso l'altro eroe di USA '94, Bebeto:"Mi rammarico per le dimissioni di Ricardo Teixeira ma dobbiamo rispettare la sua decisione di prendersi cura della salute e della famiglia".Due visioni opposte, ma c'è ancora qualcuno che sostiene Texeira.