Gli insulti subiti dai suoi tifosi, Dessena, li ricorderà a lungo. Il giocatore del Cagliari domenica a San Siro si è presentato con i lacci arcobaleno che contraddistinguono una campagna che è portata avanti da diverse realtà come la Fondazione Cannavò, ArciGay e ArciLesbica. Una campagna contro l’omofobia. Ben vengano tutte le iniziative in questo senso.

Noi nel nostro piccolo, o meglio noi che ci occupiamo dello sport di base prevalentemente, noi di Sport alla Rovescia, abbiamo lanciato la campagna NoDiSex perché pensiamo che dopo la campagna Gioco Anch’io fosse il momento di “aggredire” anche questa terribile forma di discriminazione. Appoggiamo quindi la campagna e salutiamo tutti con entusiasmo il fatto che calciatori come Moscardelli, apprezzatissimo per le sue tante e diverse qualità, abbiano aderito.

 

 

O come Dessena. Non top player, intendiamoci. Ma giocatori che si fanno apprezzare per il loro impegno soprattutto. Gente che non si risparmia mai in campo. Sono i testimonial giusti sicuramente. L’unica nota stonata in questa iniziativa è la presenza di uno sponsor molto importante. Un bookmaker, un’agenzia di scommesse.

 

 

Sbarcato in Italia da più di un anno, Paddy Power opera sulla base di una regolare concessione di gioco AAMS, ottenuta nell'aprile 2012. Attraverso la sua piattaforma offre, relativamente alle scommesse, un sistema di gestione innovativo, che ha l'obiettivo di coprire tutta la gamma delle scommesse italiane. Tutto questo facilitato da un sistema che permette di scommettere da uno smartphone come da un tablet. Contraddistinto dal suo colore verde che richiama all’Irlanda, Paddy Power è il risultato della fusione di tre agenzie di scommesse locali. Si sta imponendo all'attenzione del pubblico con iniziative che non sono solo legate al business in senso stretto. O meglio, le loro campagne di marketing sono molto originali e attirano molto l’attenzione. L’azienda, o bookmaker come lo si vuole chiamare, punta a un pubblico giovane. Mira a diventarne il riferimento per quanto riguarda le scommesse. E stiamo parlando di un’agenzia che ha quotato anche la rielezione di Obama per esempio. La cosa fece scalpore non poco. Ed è solo un esempio eclatante, ma potremmo prenderne altre. E’ la stessa agenzia che pagò agli scommettitori anche il pareggio del Catania in una partita persa con la Juventus in cui i media evidenziarono un errore grossolano dell’arbitro influente, secondo l’agenzia di scommesse, ai fini del risultato.  Da questi esempi capirete che hanno un atteggiamento “aggressivo” dal punto di vista del marketing. E hanno tante idee e se le giocano tutte. Come fare indossare le loro T-Shirt ai calciatori (ricordate Bendtner, il danese della Juve?) o cose così. Esempi se ne potrebbero fare tanti.

Prandelli in una recente dichiarazione ha affermato che vieterà twitter in ritiro soprattutto per evitare che i giocatori possano esprimersi su temi che potrebbero fare discutere, come la politica o annessi. Quindi le domande che mi pongo e che giro a chi legge sono molto semplici. Ma perché i calciatori non prendono mai iniziative personali su temi sociali, come potrebbe essere anche il razzismo (ricordate Henry e il braccialetto della Nike?) o altro senza che ci debba per forza essere di mezzo uno sponsor? Seconda questione: ma proprio non può essere che un calciatore ogni tanto si possa esprimere su qualcosa che non sia il rito del pre o post partita? Infine, è possibile che su un tema così debba arrivare un privato dall’estero, un’agenzia di scommesse evidenzio di nuovo, per fare capire all’ambiente calcio nostrano che c’è bisogno di una sferzata e che il mondo sta cambiando?