Martedì 11 marzo è stata la giornata di inaugurazione di un'importante iniziativa contro l'omofobia e le discriminazioni per orientamento sessuale nello sport promossa dalla Uisp Rimini in collaborazione con la Polisportiva Antirazzista AutSide e l'ass. Universal Pleasure.

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La sala dell'Arengo in piazza Cavour di Rimini ospiterà fino a domenica 16 Marzo una mostra dal suono ribelle con radici internazionali molto forti, promossa da "European gay and lesbian federation" (Eglsf) e realizzata all'interno del progetto europeo "Football for Equality", di cui Uisp è partner insieme ad altre organizzazioni sportive di Austria, Germania, Olanda, Slovenia e Slovacchia.
Il punto focale della mostra è la lotta "contro le regole" di una cattiva tradizione omofoba che attanaglia il mondo sportivo. Le 37 vele presentate propongono immagini e storie riprodotte dall'Eglsf.

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In questa occasione viene proposto un ricco itinerario artistico che, partendo dai temi connessi alle discriminazioni di genere nello sport, propone un approccio sociologico di più ampio respiro, rilanciando idee e proposte concrete per rendere lo spazio sportivo un luogo più tollerante e un'occasione di uguaglianza.
Questo evento, riconferma l'attenzione verso le problematiche di genere, a conferma del Protocollo Interistituzionale per il Contrasto all'Omofobia firmato dall'Uisp - Unione Italiana Sport Per tutti assieme ad altre associazioni e istituzioni impegnate nella lotta alla discriminazione.
"Contro le regole" ha già fatto tappa a Genova, Ferrara e percorrerà ancora molta strada, visitando altre province emiliano-romagnole, dove sono in programma diverse iniziative satelliti, e resterà in regione fino ai mondiali di calcio.

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Ma la giornata di ieri è stata l'occasione per promuovere anche a Rimini la campagna “NodiSex” e in particolare l'appuntamento che come Sportallarovescia abbiamo lanciato con la giornata contro le discriminazioni per orientamento sessuale nello sport che si svolgerà domenica 6 Aprile al campo sportivo autogestito “Clément Meric”, in cui si svolgeranno dimostrazioni di varie discipline sportive, un torneo non competitivo di calcio a 5 e momenti di dibattito sulle discriminazioni di genere.

E' un'occasione importante per promuovere un'altro modo di fare sport, per non accettare in silenzio le discriminazioni esplicite o striscianti, per affermare con forza che chiunque deve avere la libertà di essere se stesso. Chi ha deciso cosa è “normale” e cosa no? Chi stabilisce chi e' il diverso? Diverso da chi? chi ha il diritto di apporre una condizione nel giusto rispetto alle altre? Al di sopra delle altre?