Il playground a Sherwood Festival gestito dalla Pol. SanPrecario

Quando sabato, erano passate le tre della mattina da un po’, ho visto svolgersi due partite di basket, formula tre contro tre, un po’ sorpreso sono rimasto. Perché non era il caso di ragazzi che si improvvisano così, tanto per fare una cosa diversa, ma c’era proprio gente che con la palla a spicchi ha una certa dimestichezza. E questo mi ha colpito tantissimo. Un’apertura così, dopo un paio di anni di beach volley, non lo poteva prevedere nessuno. Stiamo parlando del primo sabato dello Sherwood Festival, un momento in cui i più ballavano e socializzavano. Ma c'era anche chi pensava al basket..

Quando Ricky di www.playbasket.it mi ha fatto notare che per il torneo “3on3” gli iscritti erano poco più di 150, a quel punto non potevo più meravigliarmi.

 

Non sono affatto un esperto di basket. Lo seguivo da ragazzino, quando in estate mostravano la serie della finali NBA, a tarda notte, con le mitiche sfide tra Celtic e Lakers. Che spettacolo! Erano i tempi di Magic Johnson e di Larrry Byrd, idolo indiscusso della squadra di Boston. Come si può evincere nelle varie interviste che hanno raccontato la loro carriera, ed erano gli anni Ottanta, il primo passo per avvicinarsi a questo sport, anche per loro futuri super campioni, era la strada, il quartiere. Il playground.

E questo è quello che abbiamo ricostruito nell’area dello Sherwood Festival. Uno spazio polifunzionale che però sia alla portata di tutti. Proprio come erano una volta questi spazi nei quartieri, nei rioni. Il torneo di basket è stato curato dai ragazzi di playbasket.it, il primo sito in Veneto sull’argomento. Centocinquanta atleti si sono sfidati tra domenica e mercoledì. Un successone davvero. E si può dire che il mondo del basket locale ha risposto alla grande. Il livello del torneo, a detta degli esperti, assolutamente buono. E attenzione, il torneo non era rivolto solamente ai ragazzi, ma si è giocato anche quello femminile. Non male, vero?

La soddisfazione da parte di chi lo ha curato è davvero grande. E siamo certi che l’esperienza sarà addirittura riproposta. Adesso invece tocca alla pallavolo. Ma non è affatto finita qui.

Avremo modo di presentare cosa succederà prossimamente.

Una piccola notazione. Andrea De Nicolao, giocatore professionista della Benetton Treviso e nel giro della nazionale di Pianigiani, non ha potuto ovviamente giocare, ma ha presenziato al torneo e si è detto entusiasta dell’iniziativa. Sia per i contenuti proposti, che per il luogo scelto. Come ha detto l’altra sera, “portare il basket giocato in un contesto come quello di Sherwood è una scelta giusta perché lo si riporta alla sua condizione naturale: quella del playground”.