Questa è la storia di un club di "barrio", una squadra di calcio, la storia di una passione popolare che fa dell'integrazione e della solidarietà principi fondamentali della vita di tutti i giorni come nello sport.
Il Club Ateltico Atlanta (CAA) è la squadra di calcio del quartiere Villa Crespo di Buenos Aires, da sempre quartiere che accoglie migliaia di migranti da tutte le parti del mondo.
Prima di raccontare questa storia partiamo da un concetto chiave, fondamentale per capire cosa è per gli argentini il calcio: è qualcosa di più che una "semplice" passione, è uno stile di vita e tifare una squadra che non sia il River, il Boca o il San Lorenzo (delle quali scriverò nei prossimi articoli) lo è ancora di più. Significa orgoglio, appartenenza, passione, riscatto sociale soprattutto per chi tifa e abita nei quartieri più periferici e poveri della capitale.
Il Club Atletico Atlanta nasce il 12 ottobre del 1904 per iniziativa di un gruppo di giovani residenti nel barrio Monserrat, nel centro della capitale argentina.
Il loro primo campo da gioco si trovava però nel quartiere "Floresta" a ovest di Buenos Aires ma in pochi anni, per problemi di sicurezza e agibilità, furono costretti a cambiare stadio più di una volta passando per i quartieri di "Caballito" e "Velez Sarsfield" e "meritandosi" il soprannome, da alcuni giornalisti, di Bohemios proprio per la loro facilità a muoversi e cambiare stadi e zone velocemente.
I Bohemiossi federano all'AFA nel 1906, iscrivendo 3 squadre ai campionati: 2 in terza categoria e 1 in quarta categoria ma solo nel 1956 i gialloblu riuscirono a vincere il primo campionato della "Primera B" e due anni dopo iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo e attuale stadio a Villa Crespo: il "Leon Kolbovsky" ( ex Presidente del Club, un uomo polacco fuggito all'Olocausto)che venne inaugurato il 5 giugno 1960. Questa data è ancora oggi ricordata e festeggiata fra gli abitanti del quartiere che oggi rinuncerebbero a tutto tranne che alla partita dell'Atlanta nel loro stadio. In quegli stessi anni da club calcistico, il CAA divenne vera e propria polisportiva; infatti nacquero in pochissimo tempo anche le squadre di basket e nuoto con periodi di grandi vittorie, soprattutto nel basket. Gli anni sessanta per i tifosi bohemios restano indimenticabili per le prestazioni di Benjamin Arce che fece innamorare la gente della palla a spicchi facendola diventare, di fatto, il secondo sport più seguito tra gli appassionati sportivi.
I "sessanta" furono anni d'oro per l'Atlanta e i suoi tifosi: arrivò la prima vittoria in una coppa, tra i professionisti, contro il più blasonato e famoso Racing Club: 3a1 e vittoria della Coppa Svezia, questa fu anche la prima vittoria di una squadra minore in un torneo ufficiale organizzato dalla federazione argentina di calcio che la storia del calcio argentino ricordi.
Come per quasi tutte le società sportive argentine, gli anni della dittatura militare furono tragici. Anche sul Club Atletico Atlanta si abbattè la ferocia dei militari. Nel 1978 fu sequestrato e detenuto il socio, ex giocatore di basket, Jorge "Bolita" Toscano, anche lui finito tra i tanti desaparecidos.
Tra gli anni '70 e '80 la squadra di Villa Crespo oscillava fra la Primera A e la Primera B, regalando comunque grosse soddisfazioni ai propri supporters. Famosa e indimenticabile fu la trasferta, con diecimila tifosi al seguito, a Rosario contro il Central Cordoba che valeva la promozione in Primera A, ottenuta dopo una strepitosa partita.
Gli anni '90, invece, diventano i più bui per la società che viene dichiarata fallita dal tribunale di Buenos Aires per un grosso buco economico e resta senza giocare per circa due mesi e solo grazie allo sforzo dei ragazzi della squadra primavera i Bohemios riescono a salvarsi alla fine del campionato dopo aver giocato 3 partite a settimana.
Tra la fine del vecchio millennio e l'inizio del nuovo la società viaggiò tra alti e bassi fino ad arrivare al febbraio 2006. Durante il derby con l'All Boys ci furono violenti scontri fra tifoserie ai quali seguì la forte decisione dei giudici dell'AFA di chiudere a tempo indeterminato lo stadio "Kolbovsky" per inagibilità ma la forte passione e il grande senso di appartenenza ai colori gialloblu dei tifosi, che organizzarono collette e feste di finanziamento per costruire un nuovo e piccolo stadio, riuscì ad evitare il peggio fino al 2009 quando l'Atlanta fece ritorno nel suo stadio.
Il Club Atletico Atlanta oggi milita nella Primera B Metropolitana, sicuramente una categoria che non rispecchia la storia del club, dei suoi tifosi e della bellissima, accogliente e popolosa Villa Crespo.
"Barrio piringundin, barrio malevo
donde aprendi a mancar la vida maula
en mis dias papusos de purrete compadrito
y piernun, callao y taura"