Devo ammettere che sono un po’ stufo di parlare di calcioscommesse. Perché ho cominciato a farlo più o meno professionalmente nel 2004, e oggi mi sento un po’ come un disco rotto.
Quindi né i nomi e neppure le circostanze mi hanno stupito. Chi segue queste cose quotidianamente sapeva benissimo cosa sarebbe successo oggi, e sa che il piatto forte di questo scandalo non è ancora stato servito in tavola. Perché è dalla Procura di Napoli che arriveranno i provvedimenti che faranno più discutere. Nei forum si è come sempre scatenato il dibattito, che per nulla mi appassiona, perché c’è la gara a difendere i propri colori e i proprio beniamini.
Ma bisognerebbe fare tesoro dell’esperienza della Curva di Bergamo. Loro si sono apertamente schierati dalla parte di Doni e della squadra, e poi le cose sono andate come sappiamo. E devo dire, da fonte certa, anzi certissima, i supporter bergamaschi credevano davvero in Doni. E ci hanno messo per lui la faccia. Stupirsi che ora non lo si voglia vedere neppure dipinto?
Oggi sono scattate le manette per giocatori a dire poco chiacchierati. Milanetto, ad esempio, ha giocato poco o nulla per il Padova. Ed era un acquisto importante, utile per aiutare a fare il salto di qualità e di categoria. Fino a questa mattina per tutti era una scelta tecnica. Oggi invece..
Che avrebbero arrestato Mauri è il segreto di Pulcinella. Di Sculli si sapeva già più o meno tutto. Ed ha pure scansato l’arresto. Di Bertani anche era già noto il fascicolo a riguardo. Non stupisce neppure che Signori e Sartor siano ancora tra i protagonisti di questa brutta storia. L’accusa è di riciclaggio.
Cremona poi ci riporta anche a Paoloni, di cui ci siamo occupati ampiamente. Devo dire, con una posizione in controtendenza su come è stato trattato dalle tv e dai giornali. E potrei andare avanti. Ma non per bearmi del fatto che siamo sempre stati sul pezzo, ma perché ancora una volta bisognerebbe dare atto che certe cose si verificano perché chi vigila, stampa compresa, non lo fa. E se qualcuno lo fa notare, è antipatico e polemico.
Oggi i giornali sono pieni di retroscena che ai più sembrano inverosimili. Ma se sono cose che si sapevano da mesi? Davvero non se ne è parlato per rispetto alle indagini? Ma avete seguito cosa è successo a Barletta settimana scorsa? Cronisti tutti, bravi e meno bravi, noti e meno noti, a rincorrere notizie, anche le più incredibili e senza senso. Quindi prudenza sul calcio, ma sul resto zero.
E vogliono farci credere che l’attenzione portata era per questo?
Si è aspettato oggi per fare finire il campionato cadetto, stagione regolare, prima dei play-off. Ma non è che chi è dell’ambiente non sapesse cosa stesse accadendo.
Ultima notazione. Conte, l’allenatore della Juve, è il nome che fa più scalpore. Ed è già cominciata la campagna in difesa dell’allenatore campione d’Italia da parte dei suoi tifosi. Che ancora non hanno imparato la lezione, e qui so bene di inimicarmi quella parte di lettori di fede bianconera. Perché essere tifosi significa volere bene ai propri colori e alla propria squadra. Ed è volere bene nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere?
Siamo a poche settimane dagli Europei. E questa è l’unica buona notizia. Vi ricordate Spagna ’82 e Germania 2006?
Se questi sono gli auspici con cui parte la spedizione azzurra, direi che i presupposti sono ottimi.
Alla grande.