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Di Mauro Valeri
L’ultima uscita di Arrigo Sacchi sembra confermare che, nell’ambiente calcistico “che conta”, al peggio non c’è limite. Due le stupidate dette dal Mister. La prima è la convinzione che “troppi” calciatori stranieri impegnati nei campionati italiani, finiscano per indebolire il “calcio italiano” e, in particolare, la Nazionale.
Domenica scorsa è stata la giornata della prima teatrale della Scala a Milano, di seguito due spettacoli teatrali da annotare, che hanno a che fare col mondo dello sport, in specie con il calcio.
Finalmente torna il campionato e tra le mura amiche la seconda squadra di Bologna ha l’opportunità, cogliendo i 3 punti, di agganciare il treno che spinge verso l’alta classifica. Giunti a buon punto nel cammino del girone di andata, possiamo dire che si tratta di un campionato di buon livello e molto equilibrato, tanto che ogni partita non è mai scritta e la classifica resta uno strumento assolutamente non affidabile per misurare il valore delle compagini che scendono sul terreno di gioco.
Diciamoci la verità, è un periodo che per la seconda squadra di Bologna gira tutto male. Maglie sporche, soldi zero, documenti dimenticati, soprattutto crisi di risultati e di punti, nonostante nuovi innesti nella rosa e un gioco espresso sempre di buona qualità.
Di Mattia Gallo
“Brutium – Quartograd”, una partita tra due realtà di calcio popolare del sud Italia, rispettivamente di Cosenza, capoluogo bruzio, e di Quarto, cittadina alle porte di Napoli, giocata durante una domenica soleggiata di metà settembre.
Riuniti nei giorni 8, 9 e 10 di agosto, per discutere dei temi proposti dai CLUB POPOLARI nell'ambito della pratica sportiva del calcio, siamo arrivati a formalizzare il seguente MANIFESTO, per metterlo a disposizione di tutta la comunità sportiva, nel quale CONSIDERIAMO i seguenti punti.
Monaco di Baviera, Germania Ovest, 7 luglio 1974, ore 16.00, finale dei Mondiali di calcio. Sul prato dell’Olympiastadion, davanti a più di 75 mila persone in visibilio, i padroni di casa della Germania sfidano la quotata e temibile Olanda del calcio totale.
Se in Italia il "rilancio" del calcio deve passare per le mani e le idee di Tavecchio stiamo messi male.
Martedi 3 Giugno. Sole su Padova. C’è una grande confusione di fronte al carcere Due Palazzi. Tutti attendono il controllo documenti per poter varcare quella soglia. Dopo una ventina di minuti, lo facciamo pure noi ead attenderci al di la del recinto, troviamo il signor comandante capo.
Il 17 Maggio 2014 ricorre la 10° Giornata internazionale contro l’omofobia. Una data che non perde valore con il passare degli anni, ma che anzi rappresenta sempre un momento fondamentale di rivendicazione di diritti e di lotta contro una delle peggiori forme di discriminazione della nostra società.
Oggi sono due anni dalla morte di Carlo Petrini. Ex calciatore di Genoa, Milan, Torino, Roma e Bologna è stato coinvolto nel primo vero scandalo delle scommesse, insieme ad altri più o meno famosi di lui, negli anni ottanta. La maggior parte di loro, quelli che il sistema calcio decise di sacrificare, chiusero col calcio. La gustizia sportiva ci andava certo più pesante allora, ma sempre con quell'occhio di riguardo per chi conta di più.
Gli Europei 1992, giocati in Svezia, passata alla storia non tanto perché l’Italia non vi partecipa o per essere l’ultima edizione a otto squadre, ma perché, alla vigilia della partita Danimarca – Inghilterra l’arbitro designato, l’olandese John Blankenstein fa coming out: “Basta con i falsi pudori. Non c’è nulla di strano ad ammettere la mia condizione: lo sa da tempo anche la Federazione olandese che non mi ha mai messo i bastoni tra le ruote. Mi spiace solo che il mio compagno non mi abbia accompagnato in Svezia, lui non si interessa di calcio. Sono convinto che anche fra i calciatori ci sono degli omosessuali, ma nessuno lo ammette. Le ingiurie non mi fanno paura. Ci si abitua”.
Rigori battuti di tacco, finestre di Coin trasformate in teatro di acrobazie di Parkour, parata olimpica alla rovescia della Murga Saltimbanco, sparring di Muay Thai all'inizio di Corso Palladio, la via centrale dello shopping a Vicenza.
Questo è lo sport che è sceso in Piazza Castello per dire “NoDiSex”, ossia no alle discriminazioni sessuali nello sport. A partire e durante le Olimpiadi di Sochi, ma per andare oltre.
I figli degli extracomunitari in Italia potranno calcare i campi di calcio del mondo dilettantistico
Anche Amnesty International è intervenuta in merito alle condizioni lavorative dei migranti in Qatar (in maggioranza nepalesi) impegnati nella costruzione di infrastrutture e stadi per i mondiali del 2022.
L’ottava di campionato non è una giornata come le altre! Dopo un mese e mezzo passato a visitare le più recondite e caratteristiche località dell’alta padovana, finalmente si ritorna a casa : stadio Appiani…e gli sforzi della settimana son tutti tesi a trasformarlo nella tana dei nostri desideri: gratuita ed ospitale , accogliente e antirazzista! Come se non bastasse siamo chiamati ad affrontare la compagine che occupa assieme a noi la testa della classifica: Il Massanzago…e non c’è categoria né provincialità che tenga, un incontro di questo tipo lo si sente in modo particolare. Vedo il suo spettro aggirarsi diversi giorni prima di Domenica, nei tempi morti delle giornate autunnali, negli sguardi dei compagni al campo, sospesi fra ansia ,impegno e desiderio. E’ l instabile danza dell’attesa. E’ il piacere di condividerla con la comunità a cui si appartiene!
Lo spettacolo, è inutile negarlo, è stato pessimo. Giocatori che si accasciano al suolo doloranti, le tre sostituzioni dopo un minuto. Tutto troppo brutto.
Se n'è scritto a riguardo e si continua a farlo. Insomma, per un giorno o due Nocera diventa la capitale degli Ultras violenti. Un po' troppo, non vi sembra?
Questa mattina i nostri ragazzi puntuali si sono ritrovati alle ore 8.00 davanti al cancello dell'oratorio dei Salesiani per recarsi al campo Don Orione, dove hanno disputato la prima partita di ritorno del campionato autunnale, contro la squadra del Candia.
Giunti al campo, i nostri giocatori bellissimi con le mute di Ancona Respect e le borse più grandi di loro a tracolla, si sono chiusi dentro lo spogliatoio con il Mister Recchi, per una mezz'oretta circa. Come nelle squadre di calcio dei "grandi", questo è uno dei momenti più sentiti, sia dall'allenatore che dai giocatori. Infatti l'emozione di scendere in campo deve essere accompagnata dalla capacità di concentrarsi e di ascoltare i consigli e gli schemi del Mister.
In queste settimane il ministro della Giustizia brasiliana Josè Eduardo Cardozo dopo avere incontrato i segretari per la sicurezza degli stati di Rio de Janeiro e Sao Paulo, Josè Mariano Beltrame e Fernando Grella ha annunciato che saranno prese misure repressive ancora più dure per chi manifesterà in modo violento il proprio dissenso contro il governo di Dilma Rousseff e le sue politiche. Una partnership, questa, fra governo e stati che prevede un protocollo d'azione comune tra le istituzioni ma che non mette in discussione in nessun modo i metodi e le procedure con le quali essi affrontano i manifestanti.
Domenica 3 Novembre. Settima tappa di un campionato che si sta trasformando in un viaggio interessante. Ci arriviamo dopo il week end lungo, che passa per i morti e per i santi, che passa per il buio che arriva sempre prima e prepara l’aria e i corpi all’ inverno da venire. La ciurma precaria si presenta unita ma ammaccata . Mancano Zizza, Jonny, Gibbo gol, il compianto perone del senatore Fabio ed Il gigante buono Antonio. Ma l’ampia e valida rosa di quest’anno assicura ricambi all’ altezza, vedi l’ottimo orso Ciccio fra i pali . Il ritorno del big rasta dopo lunga ipocondria, l’ estro dello scugnizzo Gennariello li davanti ed il sorriso voglioso del torello Vince a battagliare sulla fascia. Ci siamo! E scaldandoci ci trasformiamo da branco a compagine unita, anomala, organizzata! Miracolo domenicale gentilmente concesso dal progetto a cui partecipiamo , dai mister che ci allevano, dalla semplice bellezza di questo sport!
Ore 14.30 . Terreno fangoso ed umido cielo. Salutiamo supporter e società avversaria . Sguardi di intesa e mani strette. Ognuno affronta le proprie ansie nel silenzio dell’attesa, poi…il fischio. Calcio alla sfera,si comincia.