Sao Paulo du Brasil
Leticia è una giovane bellissima ragazza brasiliana. E la sua storia ha dell'incredibile, e non posso fare altro che cercare di raccontarla il meglio possibile. Sperando di riuscirci.
Leticia, dicevamo, è una musicista di quasi ventiquattro anni. Suona diversi strumenti e insegna in quello che noi chiameremmo conservatorio. Suona in una band un misto di Jazz e Bossanova, cosa che in Brasile è molto popolare. Dopotutto stiamo parlando del Paese più musicale che ci sia.
Il Brasile è una giovane democrazia, che ha subito la brutalità di un regime militare, non dimentichiamolo.
Durante quel periodo, che è finito a metà anni Ottanta, quindi ieri, le libertà erano davvero limitate. Ed erano pochi bianchi conservatori a dominare la società. A comandare. E a fissare i parametri per ciò che poteva essere e ciò che invece no, non era accettabile.
La discriminazione quindi non colpiva solo per il colore della pelle, o per le origini. Ma colpiva anche chi faceva scelte di vita diversa. O chi aveva tendenze sessuali diverse dagli eterosessuali. Non era un Paese facile, insomma. E continua a non esserlo, per molte cose. Basta pensare a quella fetta di popolazione che vive al di sotto della soglia della povertà, che ancora è molto numerosa.
Ma alla libertà, alle libertà, non vuole rinunciare. Con difficoltà raggiunte, ora se le si tiene ben strette.
Come può essere la vita di un omosessuale sotto un regime militare? Dura, vero? Ma oggi? E' cambiato qualcosa? Se guardiamo l'Italia, dove non c'è stato un regime militare negli ultimi sessant'anni, non che la situazione oggi sia diversa dal Brasile di allora.
Leticia è una giovane bellissima ragazza che suona un numero imprecisato di strumenti. E' nata dall'unione di una donna omosessuale e il suo migliore amico. Ha tre madri, di fatto, perché il padre, eterosessuale, ha sposato una donna con la quale ha avuto due figli. La madre invece ha da molti anni una relazione con una donna che, come lei ha vissuto la stessa esperienza. Un amico donatore del seme, una figlia. Leticia ha tre madri, un padre e tre sorelle.
Ho avuto modo di conoscerli e vederli tutti insieme. Il padre è tutt'ora l'amico migliore di sua madre, con la quale Leticia ha passato la maggior parte del tempo. Ma non succede anche alle coppie eterosessuali che sia con la madre che si passa più tempo?
In Brasile se non si è uniti civilmente (ci si può sposare tra coppie dello stesso sesso) e uno dei due decede o sta male, ci sono aziende che riconoscono il legame e quindi garantiscono un certo tipo di aiuto economico se uno dei due è un suo dipendente. Cominciò la Tam (linea aerea locale) tanti anni fa, e molti ne hanno seguito l'esempio. Vi immaginate Trenitalia o Alitalia fare lo stesso?
Leticia oggi convive con la sua compagna e aspetta il momento in cui questa segua lo stesso percorso che i suoi genitori hanno compiuto per lei. Il seme dal suo migliore amico. Omosessuale come loro, ma desideroso di un figlio. Da allevare, crescere e amare.
Leticia è una ragazza consapevole e felice.
Mi chiedo: dove sta l'errore, dove sta il problema, se c'è amore, tanto amore, nel crescere un figlio?
Dite che avere più di due genitori sia un problema? Una tragedia?
Io in Brasile ci sono venuto per capire cosa accade in un Paese così grande in vista di eventi planetari come i Mondiali di calcio e le Olimpiadi. Sto scoprendo un Paese con ancora tante difficoltà ma fiero delle sue libertà e molto concentrato sui diritti civili.
Un Paese che da noi è spesso descritto con una serie di luoghi comuni che ogni attimo che passo qui vedo piacevolmente sgretolarsi. Perché sono quelli i veri nemici della libertà. Mentre conoscere, sapere, sono e armi più grandi che abbiamo per vivere la vita più liberi che si può.
Perché non c'è giusto o sbagliato quando si tratta della propria vita. Quello che conta è la libertà di poterla vivere come si vuole, la propria vita. Senza nessuno che ci dica che cosa sia giusto o cosa sia sbagliato.