Il calcio, e lo sport hanno perso il loro ruolo originario di mezzo di aggregazione e socialità, diventando sempre più un mezzo di accumulazione di denaro .
Ad aggravare la situazione sono gli episodi di razzismo e di propaganda di estrema destra che, sia in campo sia sugli spalti ogni domenica vediamo durante le partita di quasi tutti i campionati europei.
Solo per fare alcuni esempi senza andare molto lontano: la società sportiva Lazio è stata punita qualche settimana fa dalla Uefa con due turni a porte chiuse, proprio perché durante la partita con il Borussia, dagli spalti si sono innalzate al cielo centinaia di braccia destre alzate inneggianti al fascismo.
Pochi giorni fa Giorgos Katidis, centrocampista ellenico dell’Aek Atene, si è esibito in un’esultanza, dopo un gol contro il Veria, con un saluto nazista indirizzato alle tribune dello stadio Olimpico di Atene.
La maggior parte degli ultras dell’AEK Atene è schierata politicamente “a sinistra" e il principale gruppo della curva dell’AEK, gli “Original21″, è stato in prima linea nelle proteste dopo l’assassinio del giovane Alexis Grigoropoulos per mano della polizia, nel 2008.
La punizione inflitta al calciatore da parte della federazione Greca è esemplare: nel paese dove il partito di estrema destra Alba Dorata sta prendendo sempre più piede, Katidis non vestirà mai più la maglia della nazionale greca.
E ancora, in Israele, che ospiterà grazie alla UEFA i campionati europei under 21, i tifosi del Beitar Jersulam insultano due giocatori della squadra, colpevoli di essere musulmani e quindi di distruggere la purezza del club.
Senza poi dimenticare gli orrendi “ buu” razzisti, i lanci di banane e i cori xenofobi rivolti a Balotelli e a tanti altri giocatori africani che giocano nei campionati europei.
In occasione della settimana di azione contro il razzismo (18-24 marzo), iniziativa nata per sostenere la giornata mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali in data 21 marzo, che vede la partecipazione di FIGC in collaborazione con Uisp , la rete FARE e l’OSCAD (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti Discriminatori) verrà esposto, prima del fischio di inizio delle partite in tutti i campi di serie A, uno striscione contro il razzismo, e i capitani delle squadre leggeranno un messaggio rivolto ai tifosi.
Come squadra di calcio antirazzista La Paz!, invitiamo tutti a sostenerci sabato pomeriggio alle 15, in occasione della partita di campionato che si svolgerà a Baganzola (Parma). Per l’occasione anche noi scenderemo in campo con uno striscione che recita “ Gioco Anch’io”, che richiama alla campagna nazionale che ormai da un anno è stata lanciata da diverse polisportive e squadre antirazziste. La campagna chiede che vengano cambiati i regolamenti in FIGC , in particolare l’articolo 40 , che ostacola e impedisce a molti giovani italiani di seconda generazione e stranieri, di partecipare ai campionati di calcio dilettantistici a causa di leggi vecchie cinquant’anni.
Pensiamo che non bastino le settimane spot, anche se utili, lanciate da UEFA, FIGC e CONI, se a cambiare non saranno gli atteggiamenti e la mentalità dei "piani alti" di tali istituzioni e enti sportivi, che non rispondono alle istanze della società di integrazione , socialità e pace.
LA PAZ! antirazzista.