Sabato 31 gennaio, a Trento si è svolto il primo torneo di calcio a cinque organizzato dalla neonata Polisportiva Popolare Antirazzista Clandestina. Lo scopo di questa giornata è stato quello di dimostrare come lo sport non debba essere caratterizzato da pregiudizi di ogni tipo, ma come piuttosto debba essere un momento di aggregazione e fratellanza, indipendentemente dalle proprie origini e dalla propria cultura.
Tra la neve e il clima gelido si sono affrontate tante squadre, tra cui due formate da ragazzi richiedenti asilo del progetto Sprar, la Super Star Team e la GNL Team, una formata dai Rom stanziali del Kosovo e una rappresentativa di Sport alla Rovescia. Vede inaugurare il torneo la formazione A della Clandestina che si impone con un 3 a 0 contro una formazione di universitari, poco fortunata invece la formazione B della Clandestina, che perde contro i futuri vincitori del torneo. Nonostante il freddo anche le tribune sono gremite da molti tifosi, che hanno animato tutto il torneo rendendolo piacevole, e da gente curiosa che, vedendo la bella atmosfera, si è fermata a gustarsi un bel calcio popolare e antirazzista. Dopo le svariate partite in finale arrivano le squadre dei Rom Stanziali del Kosovo e la Super Star Team: bella partita tra le due squadre più in forma del torneo, che a tre giorni dalla “giornata della memoria” vede trionfare la squadra dei Rom Stanziali.
La giornata prosegue presso il Centro Sociale Bruno per l’introduzione del progetto sullo sport della rete Rojava Calling, per lanciare i prossimi appuntamenti della Polisportiva, ma anche per gustare tutti insieme una deliziosa cena, vista la giornata dura e stancante. La giornata di sabato ha rappresentato solo l’inizio di un percorso di sport popolare a Trento: la Polisportiva vuole infatti dar vita a molte altre occasioni in cui portare avanti una riflessione sull’antirazzismo, in un clima di socialità e aggregazione.