Diamo i numeri (ma sempre meno di chi “organizza”…) dei Giochi che finiscono in rosso. E’ l’olimpica sussidiarietà della lobby pronta a contabilizzare interessi e a scaricare debiti sui bilanci pubblici. 

Questa è la notizia…BrasilS che arriva via Svizzera

 

E se i Mondiali di calcio (come insegna Italia 90) non sono un buon affare, ma spesso il miglior pretesto per farne di altro genere – i conti delle Olimpiadi del Duemila non è che siano meno inquietanti.

Sydney 2000: “I migliori Giochi di sempre” parola di Juan Antonio Samaranch, presidentissimo del Cio. Peccato che le casette del villaggio olimpico siano rimaste desolatamente vuote, invece di essere rivendute a 200 mila euro. E comunque per 2,5 miliardi di dollari di entrate i Giochi australiani sono costati alla fine oltre 5 miliardi.

Atene 2004: la vice ministro della cultura incaricata dal premier Karamanlisaveva dichiarato, che la spesa complessiva per “tutte le attività olimpiche di Atene” aveva raggiunto lastronomica cifra di 13 miliardi di euro a fronte di una previsione iniziale di 4,6 miliardi di euro. La Grecia si è divorata il 4% del Pil con i Giochi, prima ancora di essere travolta dal debito europeo. 

Pechino 2008: superata la soglia dei 40 miliardi di dollari, che sembra destinata ad essere un record per lungo tempo…

Londra 2012: la crisi globale ha già colpito e la gestione oscilla fra i 13 e i 15 miliardi, comprese le infrastrutture progettate in funzione dei Giochi

Olimpiadi invernali: nel 2002 a Salt Lake City hanno dichiarato di aver prodotto un utile finale di 100 milioni di dollari USA. L’edizione di Torino 2006 è costata 4,5 miliardi di dollari e qui ( http://nolimpiadi.8m.com ) si può approfondire la questione. A Vancouver 2010 comunque la spesa è raddoppiata, ma Sochi 2014 ha raggiunto la cifra record di 51 miliardi di dollari…

L’Italia che non molla…

E’ rispuntato Luca Cordero di Montezemolo: dopo le “notti magiche” (e gli stadi delle tangenti come a Padova), Gianni Alemanno e Giovanni Malagò a settembre si auguravano Mr.Ferrari alla guida del Comitato promotore delle Olimpiadi di Roma 2024.

Perché l’Italia non molla il “sogno” di replicare i Giochi nella capitale. L’edizione 2020 è stata assegnata a Tokyo (già sede nel 1964) che prevede di investire 3,3 miliardi di dollari. Il dossier di Roma – per altro affondato dal governo Monti – comportava spese per 9,8 miliardi con mega-operazioni immobiliari