14 items tagged "brasil2014"
Risultati 1 - 14 di 14
Per capire cosa è successo il giorno della finale mondiale a Rio de Janeiro bisogna tornare a febbraio. El Pais il 22, in un articolo che ha provocato diverse reazioni in Brasile, raccontava che il sabato nella metropoli paulista c’era più polizia militare che manifestanti.
Morro do Vidigal – Rio de Janeiro
Quando in televisione è cominciata la sfilata di commentatori e soprattutto di ex calciatori la sensazione è che nessuno davvero, pure realizzando che qualcosa di enorme era appena accaduto, abbia davvero capito l’entità del disastro, la portata dell’evento.
Stati Uniti-Portogallo, 22 giugno 2014
Non si torna indietro di un secolo in soli dodici giorni. Quattro partite di calcio, seppur di un Mondiale, non bastano a far rivivere a Manaus il clima del 1912. Gli inglesi sulle carrozze, le nobildonne francesi vestite da catrine messicane, i grandi baroni tedeschi della gomma e i tenori italiani più importanti del tempo da lì a pochi anni si trasformarono in ricordi. Alle spalle si lasciavano le tracce del loro passaggio: la rete tramviaria elettrificata, i bordelli di lusso, i maestosi palazzi privati e una costosissimo teatro dell’opera a dominare la piazza centrale di Manaus. La città, nel cuore della foresta amazzonica, all’epoca contava poco più di 20.000 abitanti ed era come oggi raggiungibile soltanto dal cielo o dopo giorni di navigazione sul Rio delle Amazzoni.
BrasilS è il primo format tv prodotto da Sherwood.it e SportAllaRovescia.it. Questa sinergia è nata dal bisogno di trovare una nuova via nel narrare ciò che accade ai margini dei grandi eventi sportivi che proprio in Brasile si tengono e si terranno: Concaf, Coppa del Mondo FIFA, Giochi Olimpici e Giochi Paralimpici.
Romario e Bebeto sono andati d’accordo solo per un mese, quello della Coppa del Mondo di USA1994. Sempre in disaccordo su tutto, anche oggi se si confrontano le loro dichiarazioni di questi giorni si evince una lontananza di posizioni sulla questione Coppa del Mondo.
Di Ivan Grozny
Il Museo Historico Nacional di Rio de Janeiro è un concentrato di trecento anni di storia del Brasile. C’è di tutto all’interno, salvo non trovare in nessuna sala e in nessun oggetto presente anche un pure vago riferimento alla dittatura. Il ventennio 64 – 84 è come se non fosse esistito.
Gli ordini arrivano dall’alto perchè la Coppa del Mondo è alle porte. La FIFA ha imposto di "ripulire" le strade di Salvador de Bahia dai senza dimora. Il termine ricorda i rastrellamenti della Gestapo e non è stato scelto a caso. Salvador de Bahia è la città più “africana” del Brasile.
Chi ha un lavoro sciopera. Chi non l’ha chiede almeno una casa dove potere stare. Anche se le autorità locali minimizzano, erano più di ventimila a manifestare a Sao Paulo mentre in Italia era notte.
Sherwood e Sport Alla Rovescia
presentano
BrasilS
Quarta puntata
La storia di Mikkel Jensen ha fatto il giro del mondo. Il giornalista danese che sognava di raccontare la Coppa del Mondo, il gioco più bello che c’è nel Paese che lo ha re-inventato e che invece decide di tornare a casa a poco dal calcio d’inizio. E' inorridito da quello che organizzare questa competizione comporta. E dalle conseguenze che questo ha sulla popolazione. Bisogna davvero avere un buon motivo per lasciare il Brasile, Jensen lo ha di sicuro.
Anche Socrates aveva un suo undici ideale, la sua formazione tipo. Il compito di dare voce alle parole del grande campione brasiliano è come sempre di Valerio Mastandrea. Un undici davvero particolare, quello di Socrates, che sancisce il fatto che anche il pallone non è nulla senza passione e poesia. E non può che iniziare così la terza puntata di BrasilS. Ci occuperemo infatti di quelli che sono i veri beneficiari nell’organizzazione dei due grandi eventi sportivi planetari: aziende e politici. Detto nella scorsa puntata del legame tra i dirigenti brasiliani e il regime militare, in questa, grazie al contributo di Fùtbologia, scopriamo che quella brasiliana non è una eccezione, ma una triste regola: riciclarsi nello sport dopo avere ricoperto ruoli di potere in regimi sanguinari. E ancora grazie al contributo di Luca Di Meo Wu Ming 3 e Chrstiano Xho Presutti un ironico ritratto di Sepp Blatter.
Diamo i numeri (ma sempre meno di chi “organizza”…) dei Giochi che finiscono in rosso. E’ l’olimpica sussidiarietà della lobby pronta a contabilizzare interessi e a scaricare debiti sui bilanci pubblici.
Questa è la notizia…BrasilS che arriva via Svizzera