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Tra le carte dell'inchiesta su “Mafia Capitale”, c'è una telefonata tra Roberto Vigilanti, titolare della “Us Boreale Srl”, e Antonio Tempestilli, dirigente ed ex-calciatore della Roma, in cui si parla di come estromettere la Uisp dal parco di Tor di Quinto. Su quest'area la “Us Boreale Srl”, in stretto contatto - secondo l'inchiesta della magistratura - con Carminati, ha costruito un asilo nido e un ristorante a due piani. La Uisp avrebbe dovuto occuparsi di alcune attività legate ai campi di beach volley, al rimessaggio di barche, ai corsi di canoa, solo che queste strutture, obbligatorie nel progetto, non sono mai state costruite, tranne degli spogliatoi.
I giochi olimpici invernali di Sochi sono finiti da qualche giorno e noi di Sport alla Rovescia vogliamo portarci avanti con il lavoro e le discussioni provando a non lasciare nulla al caso e nulla per strada.
Diamo i numeri (ma sempre meno di chi “organizza”…) dei Giochi che finiscono in rosso. E’ l’olimpica sussidiarietà della lobby pronta a contabilizzare interessi e a scaricare debiti sui bilanci pubblici.
Questa è la notizia…BrasilS che arriva via Svizzera
Il 1980, oltre ad essere ricordato per le proteste ai Giochi di Mosca contro la condizione degli omosessuali nell’Unione Sovietica, è un anno importante anche per la storia dello sport omosessuale. Protagonista è lo statunitense Tom Waddell, che ai Giochi di Città del Messico del 1968 era arrivato sesto nel decathlon, ed aveva partecipato attivamente alla protesta promossa da atleti, afroamericani e non, contro la discriminazione razziale.
di Mauro Valeri
Come preannunciato, una parte della “Campagna NoDiSex” accompagnerà le giornate delle olimpiadi invernali (dal 7 al 20 febbraio) con articoli che ricordano le storie di atleti e atlete omosessuali, transessuali e intersessuali che sono riusciti e riuscite a imporsi anche in campo sportivo, nonostante le discriminazioni e i pregiudizi.
Il primo articolo però vuole recuperare la storia di quello che è stato l’unico boicottaggio olimpico italiano contro le leggi antiomosessualità. Il caso vuole che questo boicottaggio sia avvenuto proprio a Mosca, all’epoca Unione Sovietica, nel 1980.
Giovedì 23 gennaio, presso il Cs TPO di Bologna, è stata presentata la campagna NoDiSex, acronimo del nostro “no alle discriminazioni per l'orientamento sessuale” nell'ambito sportivo.
Abbiamo scelto di lanciare questa campagna, su cui lavoravamo da tempo, alla viglia dei giochi Olimpici invernali di Sochi 2014 perché, chi come noi da anni si batte per sconfiggere qualsiasi tipo di discriminazione nello sport, non poteva non indignarsi e quindi attivarsi rispetto a quanto avvenuto nella Russia di Putin dove è stata approvata la terrificante legge che vieta la propaganda di “relazioni sessuali non tradizionali” e punisce attraverso multe pesanti, chi, le violerà.
Elisa Virgili ha scritto “Olimpiadi. L’imposizione di un sesso” in cui osserva il mondo dello sport dal punto di vista degli stereotipi e della costruzione del genere. Per saperne di più l’abbiamo intervistata.
Una delle novità di questi ultimi mesi sono i messaggi razzisti su twitter, che hanno interessato anche il mondo dello sport. I primi segnali erano arrivati dall’Inghilterra.
Ci siamo. In realtà sono cominciate già con le gare dei tornei di calcio, femminile e maschile, ma l’apertura ufficiale è prevista per questa sera con l’accensione della torcia olimpica nello stadio. Che Olimpiadi saranno? Sicuro quelle più sponsorizzate di sempre, perfino più dell’edizione di Atlanta, quelle della Coca Cola, per intenderci. Si parla già di conti, ma è presto per fare un bilancio. Le edizioni scorse sono passate alla storia per i buchi di bilancio, vedremo come andrà questa volta.
Torna a trovarci Mauro Valeri che è in giro per l'Italia a presentare il suo nuovo libro, "Stare ai giochi": il diritto di ogni diversità ha avuto un lento e faticoso riconoscimento e si è imposto progressivamente in un ambiente, quello deiComitati Olimpici, fin dall'inizio razzista, sessista e intollerante per ogni scostamento dal modello del “maschio, bianco, normodotato, eterosessuale e cristiano” assai caro all’élite occidentale e al mondo militare, veri padrini dell’Olimpismo moderno.
di Ivan Grozny
Niente candidatura per Roma 2020. Non ci sarà a sfidare Istanbul, Tokyo, Madrid e Doha. Monti ha di fatto bloccato una operazione che era gradita trasversalmente dal centrodestra al centrosinistra, Quirinale compreso.
Tra le forze politiche, per correttezza di informazione, segnaliamo che Lega e IDV erano contrari. Detto questo, divertiamoci un po’..