Tratto da Alias 11 maggio 2013

Occupy sport anche in Italia, sulla scia del movimento Occupy Wall Street, che nato negli Stati Uniti due anni fa ha messo in discussione le politiche speculative economiche su scala mondiale, facendo pagare alle fasce sociali più deboli la crisi.

Palestre popolari e polisportive non ne possono più dei cavilli burocratici e delle norme che imbrigliano eimpediscono ai figli dei migranti di fare sport a livello agonistico, perché non sono di sangue italiano (ius sanguinis, recita la legge sulla cittadinanza italiana del 1991/92).

Non ne possono più di un potere dello sport rinchiuso nel Palazzo e tutto proteso all'auto conservazione e all'autorappresentazione.

Non ne possono più di un Coni pigliatutto, che prende dalla finanziaria 470milioni all'anno, metà dei quali servono a mantenere se stesso.

Non ne possono più dei giochi di potere del vertice dello sport italiano, che ignora le società sportive di base e pensa solo al numero di medaglie da conquistare. Perciò, palestre popolari, polisportive, atleti e studiosi dello sport si daranno appuntamento a Vicenza per una tre giorni di tornei, dibattiti, film, mostre e presentazioni di libri, tutto all'insegna dello sport antirazzista e solidale.

Nella città veneta, il 17-18 e 19 maggio, Sport alla Rovescia (www.sportallarovescia.it) vuole davvero capovolgere la piramide dello sport e portare al vertice lo sport per tutti, secondo la definizione del Cio, quello che in Italia è maggioranza perché conta 12 milioni di persone, ma ignorato dal Coni-pigliatutto, che tra le federazioni  sportive e le associazioni non va oltre i 5 milioni di iscritti.

La tre giorni vicentina, promossa in collaborazione con l'assessorato  allo Sport del comune di Vicenza e l'Uisp, va sotto il nome di Gioco  anch'io, spiega Max Gallob uno degli organizzatori della manifestazione.

Una condizione che ha spinto Sport alla Rovescia a promuovere una raccolta di firme (la petizione può essere sottoscritta on line Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) da presentare alla Federcalcio e alle
altre federazioni sportive, altrimenti, avvertono, daranno vita a "Occupy Sport", affermano gli organizzatori.

Le realtà associative impegnate sul fronte dello sport che aderiscono a Sport alla Rovescia, e che saranno protagoniste a Vicenza la settimana prossima, sono la Polisportiva Assata Shakur di Ancona, laPalestra Popolare TPOHicSuntLeones football antirazzista di Bologna, la Polisportiva San Precario di Padova, la Polisportiva Ackapawa di Jesi, la Palestra Popolare Rivolta di Marghera,LaPaz! Antirazzista di Parma, la Polisportiva Indipendiente di Vicenza, Autside socialfootball di Rimini e Equipo Popular di Napoli, alle quali si assoceranno altre palestre popolari e realtà sportive che fanno riferimento ai vari centri sociali presenti in tutta Italia.

Si comincia venerdi 17 maggio al Cs Bocciodromo con l'ex campione Andrea Zorzi, colonna portante della nazionale italiana di pallavolo fino al 1996 e più volte campione mondiale, oggi commentatore televisivo, che presenterà il progetto Terre di Sport, poi seguirà il dibattito tra il presidente della Federcalcio veneta Giuseppe Ruzza e l'avvocato Saccon, impegnato al fianco delle polisportive dei centri  sociali nella battaglia per l'abolizione delle norme che impediscono ai  migranti di far parte di squadre e partecipare ai campionati agonistici,  perché non sono cittadini italiani, e con loro ci sarà Daniela Conti,   dirigente nazionale dell'Uisp e presidente della squadra Liberi  Nantes di Roma (www.liberinantes.org ), organizzazione che tra  mille difficoltà consente ai rifugiati politici, sia donne che uomini, in attesa di permesso di soggiorno di giocare a calcio o praticare altre attività sportive.

Tra tornei ed esibizioni degli atleti delle palestre popolari, sabato 18 maggio si discute della riforma dello sport tra giornalisti, dirigenti sportivi e assessori allo sport, in particolare interverranno Renzo Ulivieri, presidente dell'associazione allenatori e  candidato alle recenti politiche nelle liste di Sel, il neoeletto  presidente dell'Uisp Vincenzo Manco, che esporrà il punto di vista  dell'associazionismo sportivo rappresentato dagli enti di promozione,  un'altra fetta consistente di sport sociale ignorata sul piano legislativo  dal parlamento e sul piano economico esclusa dai contributi pubblici, costretta ad accontentarsi delle briciole dispensate dal Coni, pur  consentendo a svariati milioni di persone, donne, bambini, anziani adolescenti di praticare l'attività sportiva a prezzi davvero popolari e presso impianti sportivi gestiti spesso tra mille difficoltà.

A  concludere l'assessore allo sport del comune di Vicenza Umberto Nicolai e il professor Borgogni dell'università di Cassino.