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Oggi sono due anni dalla morte di Carlo Petrini. Ex calciatore di Genoa, Milan, Torino, Roma e Bologna è stato coinvolto nel primo vero scandalo delle scommesse, insieme ad altri più o meno famosi di lui, negli anni ottanta. La maggior parte di loro, quelli che il sistema calcio decise di sacrificare, chiusero col calcio. La gustizia sportiva ci andava certo più pesante allora, ma sempre con quell'occhio di riguardo per chi conta di più.
Il doping, a seconda di come lo guardi, ha diverse letture. Può essere una truffa, un business, l’unica rivincita, una scorciatoia, un rischio per la salute, insomma è un tema complesso, che cambia a seconda di chi è lo spettatore.
Una notizia scioccante, la velocista giamaicana Veronica Campbell-Brown è risultata positiva a un controllo anti-doping. La notizia fa il giro del mondo perché costei è campionessa del mondo e due volte medaglia d’oro alle olimpiadi. Capisco che si dia la notizia, ma perché definirla uno shock? La Giamaica ha avuto da tanti anni buoni velocisti, come molte isole caraibiche che mandano gli atleti miglioria perfezionarsi negli Stati Uniti, dove risiedono i migliori velocisti al mondo, e per i quali credo che le sostanze dopanti vengano messe anche nei cereali. Non vorrei sbagliare, ma esiste una linea di cereali per futuri campioni, che ha, nell’elenco dei valori nutrizionali e delle vitamine possedute anche creatina, ormone della crescita e qualcosa d’altro. Non è vero che esiste, ma avrebbe sicuramente successo. Comunque la Giamaica all’improvviso domina: cento metri maschili e femminili, duecento metri maschili e femminili, staffette maschili e femminili. Cosa sarà successo?
Volevamo segnalarvi un articolo estratto da Repubblica del giornalista Eugenio Capodacqua.
E’ una serata calda dello scorso giugno. Sono al telefono con Carlo quando mi confida che di lì a una decina di giorni si dovrà sottoporre a un delicato intervento alla testa. Mi ripete che è una cosa che deve fare ma non sa poi, dopo l’intervento, cosa succederà. E mi dice: “Perché non vieni a farmi una bella intervista? Un video. Sai, non so come andrà questo intervento, e mi piacerebbe farla con una persona di cui mi fido. Ne ho fatte tante, è vero, ma tutte hanno omesso delle cose, hanno tagliato pezzi che invece avevano una loro importanza per me, e questo non mi sta bene”.