Non è facile parlare di sport e distaccarsi dall’argomento calcio in pieno clima mundial. Lo sport più popolare al mondo vive i suoi giorni brasiliani con tutte le sue contraddizioni, da una parte la repressione, la povertà, gli scandali FIFA e dall’altra il calcio giocato (per i “distratti” che non l’hanno ancora notato, riguardatevi Brasil).
I mondiali verdeoro possono anche essere però, un prezioso punto di partenza per ripensare lo sport a partire dalla palla che rotola su questo terreno sconnesso. Ripensare lo sport guardandolo da altre angolazioni, che non siano solo ed esclusivamente quelle agonistiche e speculative.
La galassia, sempre in continua espansione, delle palestre popolari e delle polisportive indipendenti è una delle speranze che il mondo dello sport ha per ripartire. La Palestra Popolare Macerata è nata nel 2012 e conta 60 atleti e 120 tesserati complessivi, una realtà giovane che attraverso i valori dell’inclusione e dello sport dal basso sta diventando un punto di riferimento in città. Sabato 21 giugno, la Palestra Popolare Macerata in collaborazione con il CSA Sisma, ha dato vita ad una tappa del Thai Culture Tournament (campionato Muay Thai UISP). L’evento, ospitato negli spazi dalla storica realtà autogestita maceratese Sisma, ha visto la partecipazione della Palestra Independiente di Vicenza, Palestra i 5 Elementi di Padova, la Polisportiva Assata Shakur di Ancona oltre naturalmente alla Popolare Macerata. I 5, tiratissimi, incontri di Muay Thai sono stati preceduti da un’esibizione dell’Accademia Pugilistica Maceratese. Gli incontri hanno avuto un buon seguito di pubblico e gli atleti di casa, così come quelli provenienti da Padova, Vicenza ed Ancona, sono stati applauditissimi.
E’ stata sicuramente una grande giornata di sport, ma soprattutto una giornata all’insegna della cultura sportiva. Quella vera che parte dal basso, dal sudore e dalle ore di allenamento rubate. Sabato, mentre la maggior parte delle persone si crogiolava al mare, i ragazzi della Popolare erano nel giardino del CSA Sisma ad allestire il ring. Probabilmente la Muay Thai non raggiungerà mai la popolarità del calcio o di altri sport, ma questo non vieta, a chi lo pratica, di viverlo con serietà e passione. Portando, all’interno di questa nobile disciplina, valori e pratiche che vivono anche all’interno delle realtà sociali e dei movimenti. Quei valori che ti fanno dire: “No fear, no racism, ring per tutti”.