Di seguito il comunicato che abbiamo inviato ai giornali dopo la nostra iniziativa in Ancona. All'iniziativa erano presenti anche una testata giornalistica e un'emittente radiofonica. Domani vi invieremo copia del documento che il presidente ci ha consegnato con i cinque punti di modifica al regolamento per il tesseramento stranieri. Questo documento e' stato redatto dalla federazione dopo nostra sollecitazione con la campagna Gioco Anch'io.
Quest’oggi, mercoledì 19 Dicembre, una rappresentanza della Polisportiva Assata Shakur di Ancona, dell’A.P.D. Konlassata, e della Polisportiva Ackapawa di Jesi si sono date appuntamento presso i locali della FIGC di Ancona, dopo aver attenuto un incontro con il Presidente Cellini per avanzare alcune richieste per modificare la prassi di tesseramento dei giocatori stranieri.
Le sopracitate polisportive e la stessa squadra di calcio di terza categoria Konlassata proprio l’anno passato, insieme a molte altre polisportive italiane, hanno lanciato la Campagna nazionale Gioco Anch’io che ha raccolto tantissime adesioni per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza dei migranti nello sport. Obbiettivo di tale campagna è l’equiparazione normativa dei tesseramenti dei giocatori stranieri con i tesseramenti dei giocatori italiani.
Infatti i regolamenti che regolano il tesseramento dei giocatori stranieri, nell’ambito del calcio dilettantistico, si differenziano da quelli per i giocatori italiani, creando una discriminazione nell’accesso e nelle modalità di partecipazione ai campionati di categoria. Per questi motivi, questa mattina le delegazioni presenti hanno consegnato al Presidente della FIGC Marche, un documento in cui per punti si richiede la modifica di alcuni articoli del regolamento (in allegato trovate una copia del testo).
Un elemento molto importante dell’iniziativa è che,la medesima, si è svolta in contemporanea in Veneto e nei prossimi giorni si ripeterà in altre regioni italiane.
L’incontro con il Presidente è stato molto positivo perché insieme a lui si sono discusse le problematiche attuali, dai requisiti per il tesseramento, ai tempi per svincolare il giocatore straniero, al riconoscimento dello ius solis per i giovani, figli di migranti, che nascono in suolo Italiano. Il Presidente ha accolto in maniera molto favorevole le nostre richieste e ci ha presentato la proposta nata dall’ultima riunione nazionale della FIGC che ha trattato i medesimi punti, già da noi precedentemente sollevati. Infatti questo incontro è anche il frutto di una battaglia di dignità che dal basso, con diverse iniziative e diversi interventi, dal nord al sud d’Italia, siamo riusciti a portare all’interno delle stesse federazioni per sollevare tutte le contraddizioni del caso.
Siamo soddisfatti di questo primo risultato che attualmente sta alimentando un serio dibattito nazionale all’interno della FIGC e che sicuramente apporterà delle modifiche importanti affinché non ci siano più distinzioni tra coloro che provengono da altri paesi e tra gli autoctoni e soprattutto per garantire il diritto allo sport e al gioco libero a tutti e a tutte.
Cogliamo anche l’occasione per informare che da poco è sorta un’associazione nazionale con sede a Padova, Sport alla Rovescia, che raccoglie tutte le associazioni sportive che lavorano contro il razzismo e per l’accessibilità allo sport, la quale è firmataria del documento presentato oggi alla sede marchigiana della FIGC.
Associazione Sport Alla Rovescia,
Polisportiva Assata Shakur di Ancona,
A.P.D. Konlassata,
Polisportiva Ackapawa di Jesi.