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I giochi olimpici invernali di Sochi sono finiti da qualche giorno e noi di Sport alla Rovescia vogliamo portarci avanti con il lavoro e le discussioni provando a non lasciare nulla al caso e nulla per strada.
Il coming out dell’ex centrocampista della nazionale tedesca e della Lazio Thomas Hitzlsperger, che dopo il ritiro ha rivelato la propria omosessualità in un’intervista a Die Zeit, magari non spezzerà il perdurante tabù omofobo del calcio (egli stesso ha confermato di aver atteso l’addio all’agonismo per renderlo pubblico), intanto però rappresenta un altro piccolo passo avanti. Nel calcio, in sostanza, si è passati dalla negazione dell’esistenza degli omosessuali ad una sorta di apertura, stile sì, ci sono, ma è meglio se nessuno lo dice.
Federazione Italiana Nuoto e discriminazione: norme che non stanno a galla.
"A volte quando lotti per un ideale ti trovi solo. A volte ti demoralizzi e pensi che non cambierà nulla. A volte invece, e oggi è una di quelle volte, ti accorgi che molti altri sono al tuo fianco. Da un torneo di calcio si torna spesso a casa con i dolori che fanno eco in tutte le parti del corpo ma dopo avere partecipato ad "Un calcio alla rovescia" ci ritroviamo con l'animo carico di gioia, aspettative e coraggio nel percepire che le nostre battaglie sono condivise da tanti altri ragazzi che non si limitano a calciare una palla ma che utilizzano questo meraviglioso gioco come mezzo per superare ostacoli, pregiudizi e barriere che la società ci impone. Abbiamo partecipato ad un torneo di calcio ma ci ritroviamo con nuovi amici e compagni nel nostro cammino in cui resta ancora tanto da fare, ma oggi siamo più ottimisti."
Tocca, ancora, segnalare un paio di occasioni perse dalla maggiore Federazione sportiva italiana, la F.I.G.C., per adeguarsi alle decisioni giudiziali, ampiamente analizzate nei precedenti articoli (http://www.meltingpot.org/archivio1148.html), che l’hanno vista spesso soccombere in tema di regole discriminatorie nell’accesso alla pratica sportiva. Nel primo caso, in realtà, la Federazione si adegua a quanto già giudizialmente sancito, ma lo fa scegliendo “una soluzione all’italiana”. Nel secondo caso, recentissimo, entriamo nel mondo del calcio a cinque dove si è riusciti a dar vita ad una regolamentazione che riesce a creare discriminazioni “fino al paradosso”.
Torna a trovarci Mauro Valeri che è in giro per l'Italia a presentare il suo nuovo libro, "Stare ai giochi": il diritto di ogni diversità ha avuto un lento e faticoso riconoscimento e si è imposto progressivamente in un ambiente, quello deiComitati Olimpici, fin dall'inizio razzista, sessista e intollerante per ogni scostamento dal modello del “maschio, bianco, normodotato, eterosessuale e cristiano” assai caro all’élite occidentale e al mondo militare, veri padrini dell’Olimpismo moderno.