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"Anche solo per sapere a chi si va a stringere la mano"
Attorno ai mondiali brasiliani quest'anno Sport Alla Rovescia ha sperimentato diverse modalità di raccontarli. C'è una sezione del sito “Brasil em Movimento”, che raccoglie i numerosi articoli di approfondimento dal e sul paese carioca, a gennaio è partito l'esperimento di “Brasils”, ossia delle puntate televisive in diretta streaming dagli studi di Sherwood Tv. A fine maggio è uscito il libro “Ladri di Sport”, che dedica numerose pagine su tutto quello che ruota attorno ai grandi eventi sportivi ed infine giovedì scorso in contemporanea con l'inaugurazione dei Mondiali è uscito “Vlado”.
Lo scorso 15 dicembre, presso l'antica stazione ferroviaria di Sao Paulo, Brasile, si è svolta la prima edizione della "Copa Rebelde". Evento calcistico pensato e creato dai movimenti sociali brasiliani e nato in contrapposizione alla "coppa del mondo FIFA" che si giocherà nel prossimo mese di giugno, in Brasile.
Salvador de Bahia, Porto Alegre, Belo Horizonte, Curitiba, Florianopolis, Fortaleza e Manaus: sono queste alcune delle città più importanti dove i trasporti pubblici si sono fermati per tutta la giornata di ieri. Movimenti e sindacati hanno organizzato numerose manifestazioni di protesta per chiedere migliori condizioni di lavoro. Chiuse anche scuole e ospedali dove hanno operato solo i servizi di emergenza.
Scontri e cariche fuori lo stadio Castelao di Fortaleza, prima e durante la partita Italia - Spagna. Le mobilitazioni non si fermano.
Intanto è partito l'attacco per screditare il Movimento brasiliano. Non solo i muscoli in campo contro chi protesta.
Nuove proteste e scontri con la polizia in alcune città del Brasile. Ma non è che la gente, a qualsiasi latitudine, ad essere stufa di grandi eventi e di grandi opere?
Arresti preventivi, cariche violente della polizia, fermi. E' il bilancio pesantissimo del primo giorno di contestazioni a Sao Paulo contro il rincaro dei biglietti dei mezzi pubblici. Una mobilitazione che non si vedeva da molti anni. Una protesta che si sta diffondendo in tutte le città del Brasile, la goccia che ha messo in moto prima gli studenti e poi via via molte componenti della società brasiliana, è l'aumento dei biglietti dei mezzi pubblici. Il Brasile, il Paese dei grandi eventi sportivi, del boom economico e con alla presidenza una donna amatissima come Dilma Vana Rousseff Linhares, proprio nel momento di massima esposizione mediatica affronta nel peggiore dei modi una questione delicatissima.
Il calcio senza pubblico non è calcio. Questo lo chiariamo subito.
In questi giorni in Brasile è aspra la polemica per la decisione della federazione continentale di escludere la presenza di pubblico nelle partite casalinghe del Corinthians nel massimo torneo latino americano: la Copa Libertadores. Ricordiamo la vicenda del giovane Kevin Espada morto colpito da un razzo sparato dal settore occupato dalla Torcida. Come già detto, una vicenda che ci riporta amaramente alla la tragedia di Paparelli nel derby romano del 28 ottobre 1979.
Domenica sono stato allo stadio Pacaembu di Sao Paulo e ho visto il Santos perdere contro il piccolo Paulista. Al quale è andata tutto bene, bisogna dirlo. Una pioggia violenta che ha reso il campo un acquitrino, la fortuna di trovare il goal alla prima occasione e la più grande nel trovare il raddoppio con un tiro incredibile. Il pubblico “santista” ha capito e ha continuato a sostenere la squadra. Sempre. Fino all'ultimo. Un bell'insegnamento. L'ennesimo.