Nuove proteste e scontri con la polizia in alcune città del Brasile. Ma non è che la gente, a qualsiasi latitudine, ad essere stufa di grandi eventi e di grandi opere?
Nuove proteste e scontri con la polizia in alcune città del Brasile. Ma non è che la gente, a qualsiasi latitudine, ad essere stufa di grandi eventi e di grandi opere?
"Que coincidencia, nao tem polìcia,nao tem violencia", era il coro assordante che echeggiava ieri sera nella via principale di Sao Paulo, Avenida Paulista. Lunga svariati chilometri, non doveva essere percorsa dal corteo. Ma quello che è successo ieri in Brasile non ha precedenti.
Arresti preventivi, cariche violente della polizia, fermi. E' il bilancio pesantissimo del primo giorno di contestazioni a Sao Paulo contro il rincaro dei biglietti dei mezzi pubblici. Una mobilitazione che non si vedeva da molti anni. Una protesta che si sta diffondendo in tutte le città del Brasile, la goccia che ha messo in moto prima gli studenti e poi via via molte componenti della società brasiliana, è l'aumento dei biglietti dei mezzi pubblici. Il Brasile, il Paese dei grandi eventi sportivi, del boom economico e con alla presidenza una donna amatissima come Dilma Vana Rousseff Linhares, proprio nel momento di massima esposizione mediatica affronta nel peggiore dei modi una questione delicatissima.
I grandi eventi sono un po' come le grandi opere. Indispensabili e costosi, quasi mai portano i risultati promessi. Stando allo sport, a parte pochissimi casi isolati, possiamo ricordare le Olimpiadi di Barcellona e poco altro, le manifestazioni sportive di queste dimensioni hanno spesso lasciato dietro di loro scandali e debiti. Macerie, insomma.
Sono le sei del mattina quando una schiera infinita di operai in tuta arancione varca i cancelli dell'Arena delle Dunedi Natal. Lo stadio è tutt'ora in costruzione, e anzi, a dire il vero, non si riesce a immaginare come lo possano ultimare entro i tempi richiesti. Un impianto enorme che, come gran parte degli stadi di qui, sono edificati con soldi pubblici. E sono sempre giganti, quasi si ignorasse il fatto che in Brasile gli stadi sono quasi sempre vuoti. La gente le partite le preferisce vedere al bar, in tv. O a casa, chi se lo può permettere.