Quando nell'estate del 1997 Luis Nazario Da Lima, meglio conosciuto come Ronaldo, passò all'Inter dal Barcellona, nella favela di Rocinha ci fu una grandissima festa.
Quando nell'estate del 1997 Luis Nazario Da Lima, meglio conosciuto come Ronaldo, passò all'Inter dal Barcellona, nella favela di Rocinha ci fu una grandissima festa.
Salvador de Bahia, Porto Alegre, Belo Horizonte, Curitiba, Florianopolis, Fortaleza e Manaus: sono queste alcune delle città più importanti dove i trasporti pubblici si sono fermati per tutta la giornata di ieri. Movimenti e sindacati hanno organizzato numerose manifestazioni di protesta per chiedere migliori condizioni di lavoro. Chiuse anche scuole e ospedali dove hanno operato solo i servizi di emergenza.
Giovedì 11 prossimo a San Paulo ci si aspetta non meno di trecentomila persona alla marcia organizzata da sindacati e movimenti.
Scontri e cariche fuori lo stadio Castelao di Fortaleza, prima e durante la partita Italia - Spagna. Le mobilitazioni non si fermano.
Intanto è partito l'attacco per screditare il Movimento brasiliano. Non solo i muscoli in campo contro chi protesta.
La convinzione che le larghe intese fossero delle sabbie mobili l’ho sempre avuta. Credo che l’incompatibilità di vedute, se non per l’esigenza di sopravvivere, sia palese. Sebbene sull’ideologia della guerra, sulle discriminazioni, sui vantaggi al vaticano e alla curia, sul mantenimento dei privilegi per i soliti pochi, nel profondo, ci siano anche molti punti d’incontro tra PD e PDL, a parole no, ma purtroppo per loro, valendo in politica l’equazione: parola = fatto, si trovano e troveranno di fronte a dell’impasse insormontabili.
"I brasiliani, che sono fra tutti i più grandi amanti del fùtbol, hanno deciso di non permettere che questo fosse utilizzato come pretesto per umiliare molti e arricchire pochi".
(Eduardo Galeano)