Con Alessio e tutta la Polisportiva Assata Shakur di Ancona sono anni che condividiamo battaglie per uno sport libero da razzismo e dal business.
Insieme abbiamo costretto la Figc a cambiare il regolamento nei confronti dei calciatori migranti, insieme abbiamo realizzato il sogno de "El Estadio del Bae" nelle comunità zapatiste del Chiapas.
Siamo indasponibili ad accettare questo assurdo provvedimento repressivo che costringe Alessio a stare rinchiuso dentro un carcere, lontano dalla sua famiglia e dalla sua passione per lo sport popolare e per un mondo più giusto e libero. Siamo indasponibili ad accettare questo accanimento giudiziario per questioni risalenti a più di 10 anni fa. E' la sua generosità nell'essere sempre pronto a battersi per i diritti di tutti ad essere colpita. Il suo impegno quotidiano per uno sport accessibile a tutti e tutte, come ad esempio la scuola calcio Ancona Respect non puó essere imprigionato.
Un abbraccio forte alla sua famiglia e a tutti i fratelli e sorelle della Polisportiva Assata Shakur e ci uniamo a loro nel chiedere la sua immediata liberazione.