Per fortuna, sebbene la modernità sia sempre accompagnata da una critica sulla perdita dei veri valori, esistono comportamenti e persone che al contrario sono l’emblema della virtù.
Uno dei valori che spesso si dimentica è l’amore per la patria, che viene riscoperto solo durante le partite della nazionale, che però, a grattare un po’ la superficie, si scopre essere soltanto un patriottismo di facciata, ma tra costoro che sbandierano e cantano in caso di vittoria chi fa davvero qualcosa per il Bel Paese? Ebbene, proprio tra i calciatori e gli addetti ai lavori del pianeta calcio si trova della gente che ama profondamente l’Italia. Non parlo dei giocatori della nazionale per i quali resta il dubbio che durante le manifestazioni sportive (come gli incombenti Europei) ce la mettano tutta per premi in denaro o gloria personale, troppo facile amare la patria così. Chi invece si è messo al servizio di tutti con il sacrificio, rischiando non solo brutte figure, ma anche il carcere (che per persone abituate a vite da nababbi, è ancora più duro), sono i calciatori di grande livello implicati nel calcio-scommesse. Costoro erano ben consapevoli del fatto, a parte i due mondiali vinti sotto la dittatura e un Europeo vinto in casa, che le altre vittorie erano arrivate solo in seguito a due scandali pesantissimi che sembravano dover travolgere il calcio italiano. Quindi, i poveri Mauri, Sculli, Milanetto, Criscito, forse Conte e via dicendo… si sono detti, i talenti in Italia latitano, Giuseppe Rossi si è rotto un ginocchio, Balotelli che farà, Cassano come tanti altri atleti passati da Milano ha un problema congenito al cuore, come possiamo aiutare mister Prandelli a competere con Spagna, Germania e Olanda? Semplice, facciamo un gran casino, vendiamoci e compriamoci delle partite, facendoci anche arrestare, rovinandoci la reputazione, ma poi quel giorno, quando l’Italia giungerà alla finale di questo Europeo 2012, la gente capirà chi sono i nuovi Garibaldi, chi sono stati gli eroi moderni di questo paese, la storia e solo quella ci renderà immortali. Io nel mio piccolo già gli dico grazie.
