“Per affrontare il presente che stiamo vivendo, l’emergenza sanitaria, dobbiamo essere capaci di immaginare nuove forme di condivisione, nuove modi per stare insieme. Non bastano discorsi generici, il telefonino, i social. Servono proposte concrete, anche per i più giovani, quegli adolescenti che si trovano confinati in casa in un momento della loro vita in cui avrebbero bisogno di spazi propri”.