FIGC e Lega Calcio hanno fretta di mettere la parola fine a questo scandalo, ma la strada è molto lunga.
FIGC e Lega Calcio hanno fretta di mettere la parola fine a questo scandalo, ma la strada è molto lunga.
«Per me sarebbe auspicabile un'amnistia in senso sportivo, non penale». Le parole sono del pm di Cremona Di Martino, titolare dell’inchiesta Last Bet. E hanno lasciato il segno.
Un messaggio neanche troppo velato al collega della Procura federale Stefano Palazzi. «Un azione simile - è il parere del pm - potrebbe consentire un chiarimento e permettere al calcio di ripartire da zero senza provocare danni». Ma a guardare bene, non è lui l’unico destinatario di questa presa di posizione.
Sul finire del secolo scorso correvo in bicicletta nella categoria "under 23" e ricordo che una delle corse che sentivo di più era la famosa Popolarissima di Treviso. Il mio sogno era vincerla, non tanto per la vittoria in sé quanto per poter salire sul podio, guardare in faccia lo sceriffo Gentilini e potergli dire: "Io ai razzisti non stringo la mano!" Sarebbe stato più bello della vittoria stessa.
(foto da www.antonioperrone.com)
Un opera del maestro Santiago Calatrava
Montreal 16 maggio 2005 il comitato olimpico assegna i Campionati mondiali alla città di Roma.
Le «notti magiche» le stiamo sempre pagando: il bilancio di previsione 2011 del governo Berlusconi conteneva la voce sui mutui accesi con la legge 65 che nel 1987 (governo Craxi) permetteva la costruzione degli stadi d Italia ’90. Luca Cordero di Montezemolo ci costava ancora 55 milioni…
Recensione del documentario "The Workers Cup"
di Teo Molin Fop
Tra i titoli proposti da “Mondovisioni”,la rassegna della rivista “Internazionale”, c'è anche “The Workers cup” (Regno Unito, 2017), diretto da Adam Sobel. Si tratta di un documentario, che racconta del torneo di calcio organizzato dal comitato promotore dei Mondiali del Qatar 2022, a cui partecipano 24 squadre composte dagli operai delle imprese costruttrici impiegate nei cantieri infrastrutturali nel paese qatariota.
“ La fifa è più influente di tutti i paesi del mondo e di ogni religione per via delle emozioni positive che sprigiona. Noi muoviamo masse e vogliamo utilizzare questo per creare più pace , giustizia e salute nel mondo” – J.B.BLATTER”
Sembrava non essere valsa a nulla l’irruzione dell’Fbi in uno dei più lussuosi hotel di Zurigo né l’arresto di 7 alte cariche della Fifa. Le procedure per l’assemblea elettiva avanzavano senza intoppi. Con la miseria di 73 preferenza alle prime votazioni, il principe giordano Ali Bin Al Hussein ritirava la sua candidatura aprendo la strada alla rielezione del vecchio Joseph Benjamin Blatter. La quinta consecutiva, 17 anni di governo. Roba da monarchia feudale, ma con un giro d’affari da modernissima corporation: 5,7 miliardi di ricavi negl’ultimi 4 anni e quasi un miliardo di utili netti.
Ieri tutti i notiziari sono stati aperti dalla notizia della retata dell'Fbi a Zurigo all'interno dell'albergo extralusso, dove si stava svolgendo il meeting annuale della Fifa, il vertice mondiale del calcio. Per fare una paragone è che come se durante un vertice del G8 la polizia arrestasse i capi di stato presenti.