Uno strano "Derby" a Berlino.
Immaginate di svegliarvi di buon'ora un sabato mattina a Roma o a Napoli. Cosa avreste fatto con i venticinque gradi di una bella giornata di inizio settembre? Noi quattro, amici di lunga data, in vacanza per il fine settimana a Berlino, decidiamo di andare allo stadio per seguire una partita di calcio di serie B. Giocano due squadre speciali, entrambe cooperative sportive, le cui tifoserie esprimono uno stile “working class” noto in tutta Europa: il Sankt Pauli amburghese e l’Eisern Union (“Unione di Acciaio”), club storico della ex Germania a est. L'unico paragone nostrano possibile, sportivamente e politicamente parlando, sarebbe un Ternana-Crotone oppure un Cittadella-Juve Stabia. Eppure, i biglietti sono esauriti da due settimane e le speranze di poter riuscire ad entrare nello stadio sono ridotte al lumicino. Ma fortunatamente non siamo né a Roma, dove sarebbe stata necessaria tessera del tifoso e carta di credito, tanto meno a Napoli, dove non sarebbe bastato qualche contatto nei quartieri spagnoli per avere un biglietto.