In queste settimane il ministro della Giustizia brasiliana Josè Eduardo Cardozo dopo avere incontrato i segretari per la sicurezza degli stati di Rio de Janeiro e Sao Paulo, Josè Mariano Beltrame e Fernando Grella ha annunciato che saranno prese misure repressive ancora più dure per chi manifesterà in modo violento il proprio dissenso contro il governo di Dilma Rousseff e le sue politiche. Una partnership, questa, fra governo e stati che prevede un protocollo d'azione comune tra le istituzioni ma che non mette in discussione in nessun modo i metodi e le procedure con le quali essi affrontano i manifestanti.
Salvador è certo una città affascinante meta per turisti da tutto il mondo.Ma dietro i suoi tesori nasconde, neppure troppo bene, miseria e disperazione. E' una delle città che ospiterà la fase finale del Mondiale, con il suo nuovo stadio.
Il nuovo Maracanà, inaugurato per la Confederation Cup di giugno, è finalmente operativo. Abbiamo cercato di carpirne pregi e difetti al netto delle tante discussioni e polemiche che ne hanno accompagnato i lavori.
A pochi metri di distanza dal Maracanã di Rio, meno di duecento, si trova un palazzo come l'Universidade Indigena. Spazio autogestito, punto di riferimento della cultura dei popoli originari.
Quando nell'estate del 1997 Luis Nazario Da Lima, meglio conosciuto come Ronaldo, passò all'Inter dal Barcellona, nella favela di Rocinha ci fu una grandissima festa.
Salvador de Bahia, Porto Alegre, Belo Horizonte, Curitiba, Florianopolis, Fortaleza e Manaus: sono queste alcune delle città più importanti dove i trasporti pubblici si sono fermati per tutta la giornata di ieri. Movimenti e sindacati hanno organizzato numerose manifestazioni di protesta per chiedere migliori condizioni di lavoro. Chiuse anche scuole e ospedali dove hanno operato solo i servizi di emergenza.
Giovedì 11 prossimo a San Paulo ci si aspetta non meno di trecentomila persona alla marcia organizzata da sindacati e movimenti.
Scontri e cariche fuori lo stadio Castelao di Fortaleza, prima e durante la partita Italia - Spagna. Le mobilitazioni non si fermano.
Intanto è partito l'attacco per screditare il Movimento brasiliano. Non solo i muscoli in campo contro chi protesta.
La convinzione che le larghe intese fossero delle sabbie mobili l’ho sempre avuta. Credo che l’incompatibilità di vedute, se non per l’esigenza di sopravvivere, sia palese. Sebbene sull’ideologia della guerra, sulle discriminazioni, sui vantaggi al vaticano e alla curia, sul mantenimento dei privilegi per i soliti pochi, nel profondo, ci siano anche molti punti d’incontro tra PD e PDL, a parole no, ma purtroppo per loro, valendo in politica l’equazione: parola = fatto, si trovano e troveranno di fronte a dell’impasse insormontabili.